VOCE
coronavirus
12.03.2020 - 10:09
Solo la luce dei lampioni in un’atmosfera irreale, ma chi è a casa progetta la rinascita
Uno sguardo all’orologio pensando che siano le due di notte. E invece le lancette segnalano che sono da poco passate le 21. Eppure il centro di Rovigo è deserto, quasi spettrale. Nella prima sera del “coprifuoco” anticoronavirus risplendono solo i lampioni di piazza Vittorio Emanuele, tutto il resto è spento, chiuso.
Aggirarsi per il centro della città è come ritrovarsi in un disaster movie, dove lo scenario postatomico è dominato da silenzio e solitudine. Alle 21 di martedì 10 marzo i bar sono già chiusi da tre ore, alcuni non hanno nemmeno aperto, preferendo evitare disagi e possibilità di contagio. Locali chiusi, sedie sopra i tavolini, luci spente. Portici deserti. Come in un grande sonno.
In giro poche sparute presenze, imbattersi in loro è come tornare ad assaporare la vita, le loro voci sommesse, quasi timorose di essere all’aperto, rimbombano in un silenzio irreale. E così si riscopre l’importanza della vita di comunità. Quanto è bello e appagante ritrovarsi con gli amici davanti ad un aperitivo, una birra, un caffè, parlarsi e guardarsi negli occhi. Quanto sia fondamentale l’attività di bar, ristoranti e negozi, punti di ritrovo e di socializzazione.
Il giorno dopo altri bar e negozi hanno deciso di non aprire. La città così è vuota e silente anche di giorno, come se si preparasse alla ipotizzata chiusura totale. Negli occhi di tanti polesani c’è sgomento, angoscia.
Ma torneranno tempi migliori, ed anche per questo la città e il Polesine sono vivi. L’anima di Rovigo palpita nelle persone che, responsabilmente hanno deciso di stare a casa per sconfiggere il contagio. Pulsa nella mente di commercianti ed esercenti che già programmano la ripresa. Di chi continua a lavorare per prestare servizio, come gli eroi degli ospedali catapultati in un’emergenza senza precedenti. Vola nell’impegno di docenti e studenti, che sperimentano nuove forme di insegnamento a distanza, con aule virtuali e didattica on line.
Perché come ha più volte detto il prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca, sempre in prima linea per fronteggiare l’emergenza, “Ha da passà ‘a nuttata”, e quel giorno il sole sarà ancora più splendente.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE