VOCE
CORONAVIRUS IN VENETO
03.04.2020 - 12:57
Le nuove disposizioni contro gli spostamenti e con le nuove restrizioni sono state rese note dal presidente della Regione Luca Zaia, nel momento in cui ha comunicato la proroga dell'ordinanza sino al prossimo 13 aprile. Una nuova serie di disposizioni estremamente rigorose, aggiuntive rispetto alla precedente. Di seguito, l'elenco.
Confermate le chiusure domenicali degli esercizi commerciali, dei supermercati, dei centri commerciali.
Confermato il limite dei 200 metri dall'abitazione per lo spostamento, valido anche per il jogging se da solo, non in gruppo. Il limite non può essere superato neppure passeggiando col bimbo. A conferma di come il "passeggio col bimbo" sia stato unicamente un grosso equivoco.
Chiusi i mercati all'aperto, a meno che i sindaci non consegnino e attuino un piano che preveda le seguenti disposizioni: area perimetrata, con un unico varco di accesso e di uscita; sorveglianza pubblica o privata che verifichi il rispetto delle distanze sociali, il divieto di assembramento e il controllo dell'area di accesso, per fare la fila come al supermercato; per chi è in vendita e chi fa a fare la spesa obbligo di guanti e mascherine, o di bocca coperta (per chi non ha la mascherina sarà d'obbligo coprirsi bene la bocca e il naso con una sciarpa). Per i guanti, invece, la speranza della Regione è che possano essere gli esercizi commerciali stessi a farsi carico della distribuzione all'ingresso.
Stop alla vendita di fiori e prodotti florovivaistici, se non con consegna a domicilio.
Obbligo per tutti gli esercizi commerciali all'aperto e non, di fare circolare solo persone con mascherine e guanti, anche come clienti, o perlomeno, con bocca e naso coperti se non si ha la mascherina.
Commercio al dettaglio degli articoli di cancelleria consentito anche al supemercato.
Consentite opere urgenti collegate con gli stati urgenti di protezione civile.
Restano valide tutte le disposizioni relative alle limitazioni dei contatti personali e al mantenimento della distanza di sicurezza.
La violazione comporterà sanzioni analoghe a quelle nazionali, con destinazione, però delle somme al conto corrente della Regione per coronavirus.
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