VOCE
La campagna
09.04.2020 - 10:04
Riuscire a raccogliere oltre 3mila euro da donare alla sanità polesana, era un obiettivo che ci eravamo prefissati e che abbiamo già raggiunto con la nostra campagna, ma abbiamo deciso di non fermarci. L’iniziativa che portiamo avanti durante questa emergenza a causa dell’espandersi del Coronavirus, prosegue quindi a vele spiegate. E’ il modo che abbiamo scelto per donare una speranza in più a chiunque dovrà affrontare la difficile battaglia contro il Covid-19, una campagna promossa La Voce di Rovigo, Rovigoindiretta e Polesine24.it che, in collaborazione con la giovane blogger rodigina Chiara Moss, raccoglieranno fondi attraverso gofoundme.com. L’obiettivo è l’acquisto di materiale sanitario a favore della sanità del nostro Polesine. Una campagna per la quale si stanno spendendo molti testimonial del nostro territorio, dalla politica allo sport, dalla cultura allo spettacolo, dall’imprenditoria alla medicina.
Dopo i sindaci di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, di Lendinara, Luigi Viaro, di Bergantino, Lara Chiccoli, di Polesella, Leonardo Raito, di Rovigo, Edoardo Gaffeo, di Occhiobello, Sondra Coizzi, l’assessore regionale veneto Cristiano Corazzari e il consigliere regionale Graziano Azzalin, Umberto Casellato, coach dei Bersaglieri, Andrea Bacchetti, giocatore della Rugby Rovigo Delta, Renzo Bullo, presidente della Monti Rugby Rovigo Junior, anche Patrizia Bartelle, consigliere regionale polesana , sostiene la nostra campagna di raccolta fondi.
Come è cambiata la sua vita in queste settimane di emergenza?
“Shock! Da anni abituata ad essere impegnata quasi 12 ore al giorno fuori casa, per motivi legati ai miei impegni istituzionali, e trovarmi dopo tanto tempo in casa, mi ha fatto rivalutare tante piccole azioni quotidiane perse per mancanza di tempo. Ho ripreso in mano, quelle attività che aspettavano avessi un po’ di calma da dedicargli, come l’apicoltura, per esempio. E riconnettersi con un mondo, che ha i suoi ritmi, che si riadatta ai suoi problemi, come comunità alveare e li supera, fa riflettere”.
Come l’ha spiegata ai famigliari?
“I miei genitori sono persone attive, informate, leggono i quotidiani e guardano la tv. Già dal 20 febbraio, avevo smesso di frequentare la loro casa, essendo io molto esposta per tutte le persone che incontravo. Il vero problema è che non potendo più uscire, anche per quelle piccole commissioni che riempivano la loro giornata, attendono, senza vedere una fine, che la situazione evolva. Non potendo più interagire con i nipotini, l’isolamento forzato risulta più pesante. Gli affetti, per le persone anziane, sono importanti come l’aria che respirano”.
Qual è la cosa alla quale ha rinunciato con più difficoltà?
“Una delle tante, l’uso della mia bicicletta, con la quale, insieme a mio marito, facevamo dei grandi giri nelle nostre zone, sia nel Delta che nei Colli Euganei... proprio nel periodo più bello dell’anno, in cui la natura dà il meglio di se”.
Cosa ha riscoperto, invece, in questi giorni di clausura quasi totale?
“Veramente ho imparato tante cose, una tra queste utilizzare al meglio strumenti informatici per incontri e lavoro. Riprendere in mano vecchie foto di viaggio, per sistemare gli album, ti fa capire di quanto bello sia il poter muoversi. Riscoprire l’importanza di aver fatto tante cose nella vita, con curiosità, che ti permettono di non annoiarti mai. Il ritrovare amici con passioni in comune con cui scambiare e chiedere consigli su argomenti... ai più sconosciuti. E sopratutto la fortuna di poter pensare di essere utile agli altri, con azioni minimali, che in questo momento, a chi non sta bene come stai tu, possono cambiare la vita”. Anche Patrizia Bartelle invita a sostenere la sanità polesana in questo momento difficile.
Farlo è semplicissimo. Basta andare su www.gofundme.com e cercare la campagna di raccolta fondi dal titolo “La tua donazione oggi è ossigeno”. Una volta all’interno della campagna, cliccare su “Fai una donazione” e seguire le istruzioni. Anche un solo euro è importante, perché andrà direttamente a sostenere la nostra sanità in un momento così difficile. Potrete anche condividere la campagna di raccolta fondi anche nei social network, via e-mail, su WhatsApp o Messenger con tutti i vostri contatti. La parola d’ordine è sempre la stessa: donate, perché tutti insieme, uniti, riusciremo a metterci alle spalle anche questo terribile periodo, uscendone più forti di prima.
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