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LA GRANDE PROTESTA

In 300 in piazza consegnano le chiavi delle loro attività al sindaco: "Vogliamo solo lavorare"

Commercianti, artigiani, Partite Iva hanno invaso il listone per chiedere di poter riaprire le loro attività

Partite Iva, esercenti, commercianti, parrucchieri, estetisti, piccoli artigiani di ogni genere sono scesi in piazza Vittorio Emanuele questa mattina, domenica 3 maggio, per manifestare e consegnare, come gesto simbolico, le chiavi delle loro attività al sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo. Loro sono tutti i lavoratori che domani, lunedì 4 maggio, nella tanto attesa Fase 2, quella che avrebbe dovuto essere la fase della ripresa, non potranno invece tornare a lavorare. 

In 300 sul listone hanno cominciato, alle 12, ad agitare le chiavi delle loro attività alzate al cielo. Il sindaco Edoardo Gaffeo era presente, ha ascoltato le loro istanze ed è intervenuto:  "Io sono vicino al commercio - ha detto - Commercianti fermi equivale a una città ferma. Grazie per il coraggio che state dimostrando". 

Presente anche l'assessore regionale Cristiano Corazzari: "Occorre che il governo permetta alle categorie di lavorare. I Veneti meritano di lavorare. Zaia non può essere in contrasto con le norme nazionali ma noi siamo pronti a sostenere il commercio con tutti gli strumenti e interpretazioni estensive delle norme". Poi la consegna di una grande chiave simbolica al sindaco e anche di tante piccole chiavi fatte di cartone.  

Commercianti, artigiani, Partite Iva sono uniti da una sola volontà: "Vogliamo solo lavorare... diteci come dobbiamo fare per riaprire le nostre attività".

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