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CORONAVIRUS IN ITALIA

Si torna a messa dal 24 maggio con guanti e mascherine. Niente segno della pace e acquasanta

La Conferenza episcopale italiana e il Viminale hanno trovato un accordo di massima sulle messe in presenza di popolo

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La Conferenza episcopale italiana e il Viminale hanno trovato un accordo di massima sulle messe in presenza di popolo, confluito in un vademecum redatto da ambo le parti. Ma ciò non significa che da subito la Chiesa apra alle celebrazioni. Anzi, una data che sembra probabile per l'apertura è il 24 maggio, fra circa due settimane.

Il vademecum dettaglia alcune regole imprescindibili. Nella sostanza, ai fedeli che in futuro parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche verrà chiesto di indossare guanti e mascherina, verranno fatti sedere a distanza e saranno accolti all'entrata della chiesa da un parrocchiano incaricato della sicurezza. Inizialmente era stato pensato di dotare ogni chiesa di un termoscanner per rilevare la temperatura ai fedeli ma sembra che questa ipotesi sia poi stata giudicata non percorribile. Nel piano, è previsto anche che la distribuzione dell'eucaristia venga fatta dal sacerdote che si avvicina a ogni fedele, mentre non avviene lo scambio della pace e all'entrata delle chiese l'acquasantiera rimangono vuote.

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