Caccia ai vandali-razzisti del chiosco

Ci mancavano solo i vandali razzisti tra le vicissitudini del chiosco di piazza Merlin. Proseguono le attività di demolizione dell’ex bar che nella notte tra sabato e domenica si è visto trasformato in teatro per scorribande vandaliche a sfondo razzista. Le scritte comparse su una vetrata del chiosco, contro l’afroamericano George Floyd, ucciso dalla polizia negli Stati Uniti, e che ha sollevato un’ondata mondiale di proteste e manifestazioni, hanno indignato i rodigini. Molti hanno stigmatizzato l’episodio, comprese le forze politiche, tanto che la Rete degli studenti per sabato prossimo ha organizzato una manifestazione in centro città contro il razzismo.

E a Rovigo è già scattata la caccia al vandalo-razzista. Informato del fatto anche il prefetto di Rovigo Maddalena De Luca: “Ho subito disposto indagini e verifiche delle forze dell’ordine - spiega - saranno visionate anche le riprese delle telecamere installate nella zona. Non c’erano segnali di prese di posizione a fondo razzista in città, e non è escluso che l’episodio di piazza Merlin non sia riconducibile ad un atto vandalico. Che va comunque condannato e il cui responsabile perseguito in base alle norme di legge. Non credo, comunque, che si possa parlare di recrudescenza razzista, in ogni caso è bene tenere sempre alta la guardia e vigilare a tutti i livelli”.

Il cantiere per la rimozione dell’ex bar, intanto, ieri ha ripreso i lavori, che dureranno, probabilmente ancora per una quindicina di giorni. Ieri, in particolare, gli operai sono intervenuti sull’interno di quella che per anni è stata l’edicola del chiosco. Smontati scaffali e rimossi i vecchi giornali ancora presenti all’interno. Inoltre sono state smontate altre lastre di vetro e asportati alcuni vecchi arredi ancora presenti nel vecchio bar.