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Il caso

Omicidio dei Casoni: sui corpi delle due donne il Dna di un serial killer

Il profilo genetico di Gaetano Tripodi, morto mentre era all'ergastolo per aver decapitato la moglie, coincide con quello trovato sulla spiaggia di Rosolina.

Omicidio dei Casoni: sui corpi delle due donne il Dna di un serial killer

Una traccia di Dna potrebbe fare luce sul duplice omicidio dei Casoni di Rosolina, avvenuto nel lontano 1998. Una firma genetica che porta a Gaetano Tripodi, condannato all’ergastolo per aver decapitato l’ex moglie, Patrizi Silvestri, a Roma nel 2006.

Tripodi è morto un mese fa in carcere, a Forlì. Come da prassi, il suo profilo genetico è stato prelevato e inserito nella banca dati della polizia criminale che dal 2016 contiene i profili di tutti gli arrestati. Una pratica che nel 2006 non era ancora usuale.

Ma ora, il cervellone della polizia ha trovato una coincidenza tra il Dna di Tripodi e quello trovato sugli abiti di Elisea Marcon e della figlia adottiva Cristina De Carli, uccise 22 anni fa sulla spiaggia dei Casoni, a Rosolina Mare, a sprangate in testa.

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