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Tribunale

Omicidio Burci, confermato l'ergastolo a Benazzo

La 18enne Paula Burci era stata picchiata e bruciata. La Corte d'assise d'appello ha confermato l'ergastolo per il 42enne idraulico

Omicidio Burci, confermato l'ergastolo a Benazzo

Confermato l’ergastolo per Sergio Benazzo, il 42enne idraulico di Crespino, difeso dall’avvocato Francesca Martinolli di Adria, dopo che la Cassazione per ben due volte aveva annullato la sua sentenza di condanna. Nella penultima udienza del processo a suo carico la stessa pubblica accusa aveva domandato l’assoluzione. La condanna all’ergastolo era già stata confermata dalla Suprema corte anche nei confronti di Gianina Pistroescu, 42 anni, romena, compagna di Benazzo.

I due erano stati chiamati a rispondere, in concorso con altre persone, mai identificate, di uno degli omicidi più efferati che il Polesine ricordi: quello di Paula Burci. Aveva 18 anni, era una giovane prostituta romena e finì massacrata di botte e quindi data alle fiamme nel febbraio del 2008. Il suo corpo, carbonizzato, venne quindi ritrovato sull’argine del Po, a Zocca, nel Ferrarese, nel marzo successivo. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la ragazzina sarebbe stata uccisa dopo essere stata ceduta da Benazzo e Pistroescu, che la sfruttavano, secondo questa tesi, facendola prostituire, a un’altra banda, per coprire un debito; la 18enne, a quel punto, avrebbe tentato di scappare da quel mondo e avrebbe pagato la propria ribellione ai nuovi “padroni” con la vita.

Sarebbe stata sottoposta a un brutale pestaggio, quindi portata sul Po, morta o morente, e data alle fiamme. Questa la ricostruzione dell’accusa. A febbraio la Cassazione aveva annullato l’ergastolo a Benazzo, confermando invece quello a Pistroescu. I supremi giudici, nelle motivazioni, avevano poi spiegato come ritenessero necessario un nuovo vaglio dell’impianto accusatorio a carico del 42enne di Crespino, che tenesse conto di alcune lacune evidenziate dai giudici stessi nei procedimenti pregressi. La Corte d’Assise d’Appello ha messo la parola fine alla vicenda condannando anche Benazzo all’ergastolo.

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