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BADIA POLESINE

Nel capannone, un milione di refurtiva: è il tesoro dei ladroni

Clamoroso colpo dei carabinieri, dopo una indagine lampo

E’ stata determinante la segnalazione dei residenti, che, attorno a quel capannone, avevano notato movimenti strani. Una ulteriore conferma di quanto i carabinieri vanno dicendo da sempre: è fondamentale segnalare sempre e comunque circostanze sospette o anomale, senza timore di “disturbare”: in questo modo, infatti, si mettono le forze dell’ordine nelle circostanze migliori per avere costantemente il polso del territorio e per potere, quando necessario, intervenire al momento giusto.

E’ esattamente quanto accaduto nel caso del capannone di Barchetta di Badia Polesine. Qui, infatti, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio “tesoro dei ladroni”, ossia quasi un milione di euro di merce di vario tipo, ritenuta provento di furto. C’è di tutto: un container pieno di Vespe, materiali per lavorazioni di vario tipo, automezzi, mezzi professionali per lavori industriali, apparecchiature di varia natura, cassette per gli attrezzi e molto altro ancora.

A illustrare l’importante operazione, il maggiore Giovanni Truglio, comandante della compagnia carabinieri di Rovigo, e il luogotenente Roberto Tambone, comandante della sezione operativa. In alcuni casi, i proprietari, colpiti dai furti, sono stati individuati e avviate le pratiche per la restituzione; in altri, invece, la ricerca è ancora in pieno svolgimento.

Chi, quindi, tra Polesine e Veronese, ma anche Bassa Padovana, avesse subito sgradite incursioni di malviventi in questo periodo, può contattare i carabinieri, per capire se nel gigantesco capannone eletto a nascondiglio della refurtiva possa esserci qualcosa di suo. L’attività degli inquirenti è, comunque, ancora in fase di svolgimento, sia per ricostruire la provenienza del materiale, sia su altri versanti. Nel capannone, infatti, sono stati trovati anche veicoli e mezzi che, formalmente, appaiono avere documentazione in regola, mentre si sospetta che questa possa essere contraffatta.

Non appare quindi escluso che gli approfondimenti investigativi possano fornire importanti novità. Già allo stato, comunque, l’attività si profila come una delle più importanti dell’ultimo periodo sul fronte del contrasto all’attività predatoria. Denunciato, per ricettazione, il titolare del capannone, residente nel Veronese.

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