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ROVIGO

Petizione e mobilitazione contro il caro bollette

Rifondazione comunista scende in campo per bloccare gli aumenti

Petizione e mobilitazione contro il caro bollette

Rifondazione Comunista Rovigo scende in campo per alzare la voce contro l’aumento delle bollette. Il partito, infatti, ha lanciato una petizione sotto forma di raccolta firme per chiedere il blocco degli aumenti, partiti il 1 luglio e ce n’è stato un ulteriore dal 1 ottobre, oltre alla tassazione dei profitti delle grande aziende di distribuzione di gas ed energia elettrica.

La petizione popolare partirà a livello regionale, con conseguente ampliamento su scala nazionale, e vedrà a Rovigo diversi appuntamenti con i banchetti dove si potrà mettere la propria firma. Si parte martedì 9 novembre, in via L. Baruchello, dalle 15 alle 17, per poi passare, con il medesimo orario, a giovedì 11 novembre in via Tasso e lunedì 15 novembre a “Mezzavia” a Granzette. La presenza sarà anche, poi, nel mercato in via Benvenuto Tisi da Garofalo, sabato 13 novembre dalle 10 alle 13, e il giorno successivo in piazza Vittorio Emanuele II, sempre dalle 10 alle 13.

Rifondazione Comunista però vuole viaggiare contro l’aumento delle bollette attraverso altre strade oltre a quella della petizione popolare. Come sottolineato dal segretario provinciale Diego Foresti: “Chiediamo al sindaco e alla Giunta Comunale di intervenire presso il Governo e il Parlamento per bloccare l’aumento delle bollette di gas ed energia elettrica in vigore da ottobre. Chiediamo di procedere ad una profonda revisione normativa, anche agendo in sede europea, al fine di ottenere la riduzione al 5% dell’Iva sulle bollette di luce e gas. Inoltre pensiamo che sia necessario recedere dalla completa liberalizzazione, prevista dal 2023, anzi si agisca con tutti i mezzi a disposizione per riacquistare un effettivo controllo pubblico del settore andando a connotare un rinnovato piano nazionale energetico”.

Tra i punti di questo nuovo piano si chiede che i maggiori introiti ottenuti dall’aumento dei costi per i permessi di emissione di Co2 siano completamenti utilizzati per interventi a tutela ambientale e per la riduzione delle bollette energetiche. Bollette che, in pochi più di due mesi, hanno visto aumenti di 50 euro e un raddoppio del prezzo al metro cubo dell’energia stessa.

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