Cerca

CORONAVIRUS IN ITALIA

Quarta dose, sì ma non per tutti

La posizione del Governo, che chiede decisioni uniformi a livello Ue

"Il pericolo vero è il covid, non il vaccino"

Mentre gli Stati Uniti partono con la quarta dose per Over 50 e soggetti fragili, il ministro della Salute Roberto Speranza chiede all'Unione Europea, nel corso del Consiglio dei ministri europei della Salute, svoltosi a Bruxelles, per chiede che venga presa una decisione unanime.

"Penso - queste le sue parole - che sia arrivato il momento di discutere insieme, a livello europeo, su come affrontare le prossime settimane e, in modo particolare, lavorare per avere una posizione univoca su tempi e fasce generazionali a cui somministrare la quarta dose”.

In ogni caso, non si parla di una somministrazione generalizzata, ma di una campagna mirata per le persone fragili. "Nessuno parla - ha infatti proseguito Speranza a livello mondiale e anche a livello europeo, di una quarta dose per tutti”. In Italia, ha confermato, “siamo già partiti con la quarta dose, per gli immunocompromessi, i soggetti assolutamente più fragili degli altri”. Ora, secondo Speranza, la valutazione da fare “a livello europeo, è quella di una quarta dose condivisa per determinate fasce generazionali più fragili, stiamo parlando della fascia più anziana che deve essere, secondo me, la stessa in tutti i Paesi europei”, ha detto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400