In Polesine il Covid morde ancora

Il virus “rimbalza” e torna a farsi sentire. La Fondazione Gimbe, che monitora settimana dopo settimana l’andamento dell’epidemia da coronavirus nei territori, segnala come nella prima settimana di giugno il virus sia tornato a farsi sentire, e, in particolare, svela come il Polesine sia la provincia più colpita del Veneto, con un aumento del 15,3% dei nuovi casi. Il tutto mentre altre province vanno in controtendenza: è il caso di Verona, dove i contagi si sono ridotti del 14,9% rispetto all’ultima settimana di maggio, di Belluno dove la contrazione è stata dell’8,9%, e di Vicenza dove i casi sono scesi del 3,9%.

Un aumento dei contagi si è invece registrato a Venezia, con il 13,8% dei casi in più, a Treviso, dove sono cresciuti del 6,6%, mentre a Padova sono rimasti sostanzialmente invariati (con una crescita effettiva di appena lo 0,4%). In Polesine, invece, c’è stato un boom di nuovi casi. Mediamente, infatti, ci sono stati più di 70 contagi al giorno: ieri, addirittura, Azienda Zero ha fissato a 86 i nuovi contagi nella nostra provincia, mentre se ne contano 502 da venerdì scorso. Negli stessi sette giorni, ci sono state anche due vittime, mentre il numero di polesani positivi ieri era 1.054, contro i 908 del 3 giugno scorso.

Nell’ultima settimana a livello veneto sono stati 12mila i nuovi casi di coronavirus accertati. E se i casi positivi, venerdì scorso, erano poco più di 26mila, ieri erano oltre 28.500. Nella stessa settimana, 28 i decessi. Nella sola giornata di ieri, sono stati 1.973 i nuovi casi registrati, contro i 484 del venerdì precedente (che risentiva però della giornata festiva del due giugno). Insomma, nonostante l’emergenza sia ormai dichiarata conclusa, il virus continua a mordere.