VOCE
CORBOLA
30.06.2022 - 11:30
La struttura in corten va a valorizzare il tracciato archeologico dell’antica Via Popilia
Un pezzo di Biennale, e un tocco d’Olanda, nel cuore del Delta del Po. A Corbola, infatti, è stato inaugurato il padiglione “Icarus”, nella zona artigianale del paese. Il padiglione era stato realizzato a Venezia per la biennale di architettura 2018 ed è ora stato trasformato in ecomuseo.
Si tratta del risultato del progetto pilota del programma MePart, da poco completato, sviluppato dalla start-up Heritage Asset management sbrl, spin-off dell’università Iuav di Venezia.
Il programma MePart progetta il riuso di allestimenti e strutture temporanee prodotte dai grandi eventi culturali attraverso una piattaforma in rete. Al taglio del nastro il sindaco Michele Domeneghetti, il vicesindaco Sarah Crapaldi e diversi ospiti.
“E’ la chiusura di un cerchio - ha affermato il primo cittadino - ed è un progetto che abbiamo intrapreso più di due anni fa con amici e colleghi dello Iuav e con l’associazione che cura il riuso dei padiglioni della Biennale di Venezia. Sarà il padiglione dedicato agli eventi di maggior portata”.
Obiettivo, in linea con il Green deal europeo, è promuovere la transizione verso l’economia circolare focalizzandosi su un particolare segmento del settore delle costruzioni, quello delle installazioni temporanee, legate al mondo delle grandi esposizioni culturali a carattere seriale.
In particolare, MePart si occupa di reimmettere sul territorio veneto, in programmi di rigenerazione urbana mirati a migliorare la qualità dello spazio pubblico, gli scarti delle installazioni di mostre temporanee che hanno avuto luogo nel centro storico di Venezia. Il progetto pilota, sviluppato dagli architetti Roberta Bartolone e Giulio Mangano, finanziato dalla linea di ricerca Lab1 “Tourism and Cultural Heritage”, ha previsto il riuso dell’installazione “The port and the fall of Icarus”, presentata al padiglione olandese Work Body, Leisure alla 16esima Biennale di architettura nel 2018.
L’installazione è realizzata in pannelli di acciaio corten con tecnologia auto-portante. In accordo con il Comune di Corbola, la struttura del padiglione è stata rifunzionalizzata come ecomuseo all’aperto, a valorizzazione del tracciato archeologico della Via Popilia, importante strada romana che dalla colonia romana di Ariminum (Rimini) passava per Ravenna e proseguiva fino ad Aquileia tagliando dunque tutto il Delta del Po.
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