VOCE
TAGLIO DI PO
01.07.2022 - 13:00
Ha ottenuto 247 preferenze: “Assegnata una posizione marginale. Calpestata la volontà dei cittadini”
Silvia Chiereghin si dimette da consigliere di maggioranza. Nei giorni scorsi il neo eletto consigliere comunale ha rassegnato le sue dimissioni uscendo ufficialmente dal consiglio comunale, comunicandolo proprio durante il consiglio senza troppi giri di parole.
“Chiedo scusa per l’emozione, dovuta all’ufficialità della circostanza e a quello che, mio malgrado, sento profondamente di dover esternare - le parole dell’ormai ex consigliere - il 12 giugno scorso, in occasione dell’elezione del nuovo Sindaco di Taglio di Po e del rinnovo del consiglio comunale, 247 tagliolesi hanno espresso la loro preferenza scrivendo il mio nome sulla scheda elettorale".
"È stata la seconda volta che si è verificato un risultato personale così soddisfacente: anche 5 anni fa, avevo ottenuto il maggior numero di preferenze degli elettori. Sia allora che lunedì 13 giugno, dopo la proclamazione di Layla Sindaco, mi sono sentita gratificata ed appagata dalla fiducia riposta in me dai miei concittadini. 5 anni fa non ci era stata data la possibilità di esprimerci in maggioranza, ma quest’anno il primo pensiero è stato ‘Vorrei ripagare la fiducia di chi mi ha votato, impegnandomi al massimo per il bene del mio paese, ricoprendo un nuovo ruolo finalmente operativo, atteso anche da chi mi ha votato!’".
"Molte persone che ho incontrato in questi giorni, basandosi sul risultato elettorale, mi hanno chiesto se sarei stata io il vicesindaco - continua - Non avrei ambito a tanto, anche se sarebbe stato plausibile e corretto. In realtà credevo che avrei potuto mettere a disposizione dell’amministrazione, dei cittadini e del paese che amo, l’esperienza politica maturata in questi 5 anni, il mio vissuto personale e familiare, magari anche la mia esperienza professionale. Per farla breve, credevo, come lo credevano in molti, che mi sarebbe stata data la possibilità di ricoprire la carica di assessore, magari all’istruzione o alla famiglia, ambiti a cui sono particolarmente sensibile o, per l’attività professionale che svolgo, alle attività produttive".
"Invece, anche questa volta, non mi è stato assegnato alcun ruolo amministrativo ed operativo, bensì una posizione marginale, da gregario. Mi è stata assegnata una delega. Purtroppo, ancora una volta, devo rimproverarmi di essere stata troppo ingenua, troppo ancorata ai ‘principi’. Credevo che sarebbe stata rispettata la volontà della cittadinanza, espressa in modo inequivocabile con il voto e le preferenze di domenica 12 giugno; invece hanno vinto decisioni, logiche e disegni ‘superiori’ dai quali, in questo momento, desidero allontanarmi in modo fermo e deciso".
"È evidente che per questa amministrazione 247 preferenze non sono significative, essere il primo dei candidati eletti non merita un riconoscimento. Per questa amministrazione, è evidente, valgono criteri che non riesco a giustificare e condividere, che vorrei fortemente e sinceramente conoscere - chiosa ancora Chiereghin - Perché, altrimenti, non mi spiego come, lo ribadisco ancora una volta, sia stata calpestata la volontà degli elettori. Per questa Amministrazione, è evidente, i poteri forti sono più importanti delle scelte dei cittadini. Non era una lista politica, la nostra; era una lista civica, sostenuta dai partiti, ma pur sempre civica. E invece hanno vinto i partiti”.
Dopo aver augurato buon lavoro ai neo assessori, Silvia Chieregin conclude annunciando le dimissioni. “A causa della mancanza di attenzione e rispetto per la volontà degli elettori da parte dell’Amministrazione in carica, comunico la mia decisione di rassegnare le dimissioni dal consiglio comunale; consegno la presente al segretario comunale e sarà mia cura, nella giornata di domani (ieri per chi legge ndr), formalizzare tale decisione presso gli uffici preposti. Non posso che concludere esprimendo un profondo sentimento di delusione e amarezza, che va ben oltre la rabbia – conclude - Infine, chiedo doverosamente scusa ai miei elettori. Non è mia consuetudine sottrarmi ad un impegno, ma credo che anche loro si aspettassero qualcosa di più e di meglio per me”.
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