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CORONAVIRUS IN ITALIA

"Nuovo lockdown? Da evitare, insensato e dannosso"

Parla  il direttore generale dell’ospedale Spallanzani di Roma Francesco Vaia

"Nuovo lockdown? Da evitare, insensato e dannosso"

Basta bollettino quotidiano, che è solo fonte di stress; neppure parlare di un nuovo lockdown, ma, piuttosto, una campagna per la quarta dose per anziani e fragili e sistemi di ventilazione degli spazi chiusi: sono questi i punti fondamentali toccati dal direttore generale dell’ospedale Spallanzani di Roma Francesco Vaia in una intervista al Corriere della Sera, nella quale parla dei prossimi scenari alla luce dell'andamento del contagio da coronavirus.

Bollettino coronavirus

"Il bollettino quotidiano non ha più molto senso, con un tasso di positività che un giorno segna 13% e il giorno successivo 28% - spiega infatti il medico - contribuisce solo a creare un clima di stress da allarme contro l’avversario Covid e se unito alla paura della guerra e a quella dell’inflazione che sale, non fa che indebolire le difese immunitarie".

Impensabile nuovo lockdown

"I motivi dell’aumento dei casi - prosegue l'analisi di Vaia - non sono semplicisticamente riconducibili né al concerto della rockstar al Circo Massimo né alla partita di calcio all’Olimpico, a cui la gente ha diritto. Chi parla di nuovo lockdown sbaglia, il Paese deve andare avanti. E mai tornare indietro".

Le ragioni dell'aumento dei contagi

Il balzo in avanti del contagio, ad avviso del direttore dello Spallanzani, dipende dalla "maggiore contagiosità della nuova variante di Omicron che è come se fosse un nuovo virus e che buca i vaccini che non sono aggiornati. Resta il fatto che è uno strumento fondamentale per proteggere dalle forme gravi della malattia". La buona notizia è che gli esiti del contagio appaiono decisamente meno gravi. "Allo Spallanzani non vediamo più polmoniti interstiziali così come non vediamo più giovani in reparto. I ricoverati sono per la maggior parte over 70 con comorbidità. Molti dei quali non avrebbero neanche bisogno di stare in ospedale".

Cosa fare in autunno 

Oltre all’aggiornamento dei vaccini bisogna puntare anche su risposte concrete da parte del sistema Italia: prima fra tutte, ventilazione meccanica in tutti i luoghi della socialità, a partire dalle scuole e dai mezzi pubblici. Non posso pensare di vedere ancora per un anno i bambini in classe con i giubbotti perché le finestre devono restare aperte. Un buon sistema di ventilazione meccanica è tre volte più efficace della mascherina, che pure è stato uno strumento fondamentale in pandemia". Il direttore dello Spallanzani si dice poi d’accordo con l’assessore della regione Lazio Alessio D’Amato, a favore di un abbassamento della soglia d’età per sottoporsi alla quarta dose di vaccino: "Noi il virus lo dobbiamo anticipare e non rincorrere. Vanno messi in sicurezza il prima possibile i fragili e gli anziani con la quarta dose".

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