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economia
08.07.2022 - 14:30
Marinese: “Favorisce il sostegno a liquidità e investimenti delle aziende che puntano alla sostenibilità”
Firmata da Confindustria Venezia Rovigo e Intesa Sanpaolo la declinazione locale dell’accordo nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese, che mette a disposizione 16 miliardi di euro per le imprese venete nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo sul percorso congiunto “Competitività, innovazione, sostenibilità”, in coerenza con il Pnrr.
L’accordo è stato firmato dal presidente di Confindustria VeneziaRovigo Vincenzo Marinese, dalla direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo, Francesca Nieddu con competenza sul Veneziano e da Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo con competenza sul Rodigino.
“L’accordo con Intesa Sanpaolo favorisce il sostegno alla liquidità e agli investimenti delle imprese che puntano alla sostenibilità e guardano al futuro - dichiara il presidente di Confindustria Venezia Rovigo Vincenzo Marinese - I recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza, ancora una volta, che la salvaguardia del pianeta deve essere una priorità per tutti. Ogni componente della società civile è chiamato alla responsabilità".
"In questo scenario, all’industria spetta il compito di guidare il cambiamento, poiché la transizione energetica richiede un percorso lungo e oneroso. Il protocollo d’intesa premia le aziende che si impegnano in tal senso e nell’ambito della digitalizzazione: queste imprese saranno valutate meritevoli della fiducia necessaria per la concessione di un finanziamento”.
“Mettiamo in campo risorse e competenze per sostenere i piani di crescita delle nostre imprese, nell’ambito del rinnovato accordo con Confindustria - ha dichiarato Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo - Il nostro gruppo conferma e rafforza l’attenzione al sistema produttivo del Veneziano, con un’attenzione particolare alle caratteristiche distrettuali di questo territorio e alla presenza del sistema portuale e all’economia locale che ne deriva. Abbiamo strumenti innovativi di credito che premiano le imprese impegnate in azioni concrete nel miglioramento del proprio profilo Esg e laboratori Esg dedicati sul territorio. In questa direzione il nostro gruppo ha già erogato a livello nazionale oltre 4,5 miliardi di euro in S-Loan e circular economy.”
“Accompagniamo le imprese del Rodigino nella valorizzazione del capitale umano e nelle transizioni sostenibile e digitale affinché mantengano la capacità di competere sul mercato anche grazie all’appartenenza a filiere produttive radicate a livello locale - ha aggiunto Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo -. In questa regione abbiamo attivato 113 filiere che coinvolgono circa 1.600 fornitori con un giro d’affari complessivo di quasi 11,5 miliardi di euro”.
L’Accordo a favore delle imprese del Veneziano di durata triennale rientra in quello firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità. L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in evoluzione.
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