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La nostra sanità? Sempre all’avanguardia

Simionato: “Per il 2022 previsti investimenti per 22 milioni di euro per potenziare cure e strutture”

La nostra sanità? Sempre all’avanguardia

Simionato: “Per il 2022 previsti investimenti per 22 milioni di euro per potenziare cure e strutture”

Presentato il nuovo angiografo ‘Philips Azurion Clarity Iq’, che andrà a potenziare i servizi offerti dall’azienda Ulss locale alla cittadinanza. “La Regione e l’azienda Ulss 5 proseguono nell’investimento in tecnologie per migliorare le dotazioni negli ospedali con apparecchiature altamente qualificate - ha commentato il direttore generale dell’azienda Ulss 5 Patrizia Simionato - Ma anche con ammodernamenti edilizi e con investimento in risorse umane”.

Investimenti tecnologici che, per il 2022, prevedono una spesa di 27 milioni di euro, di cui 6 già spesi. Il costo della nuova strumentazione è di oltre 1 milione di euro. “Veniamo da un periodo in cui ciò che era prioritario non è stato più così scontato - ha aggiunto Roberto Tovo, vicesindaco - Ma c’è volontà di provarci, con progetti concreti e tutto quello che riguarda i servizi alla persona è parte fondamentale di essi”. Soddisfatto Luca Prando, presidente del comitato dei sindaci. “Gli investimenti nell’ultimo anno permettono al nostro ospedale di diventare punto di riferimento per il Polesine e fuori di esso, dando lustro alle nostre professionalità che possono svolgere al meglio il loro servizio”.

Fondamentale, per il futuro sarà anche investire nel capitale umano. “Una sfida, in un momento in cui tra gli indicatori della qualità della vita c’è la capacita di curare e assistete i nostri cittadini - ha affermato l’assessore Cristiano Corazzari - Il Polesine ha peculiarità che evidenziano la necessità di offrire servizi più complessi, a causa della dispersione territoriale e ad un’età media più elevata con fragilità maggiori. Il lavoro fatto fino a oggi deve essere in armonia con le altre strutture del territorio, per erogare servizi vicini ai cittadini in modo più efficace”.

Il nuovo angiografo va ad inserirsi in un centro specializzato per l’infarto miocardico acuto. “Il centro ha effettuato 150 procedure di angioplastica per i pazienti di questo tipo - ha spiegato il cardiologo Massimo Giordani -, altre 500 all’anno per angina, restringimento coronarico e patologie meno gravi ma che, se affrontate in tempo, evitano di dover ricorrere alla chirurgia. Il nuovo strumento espone il paziente al 50 %in meno di dose radiante, rispetto al precedente e offre una qualità immagini migliori”.

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