Cerca

FRATTA POLESINE

Gli studenti rimettono in acqua la tradizione

Si tratta di una “batana”, imbarcazione utilizzata nei bassi fondali delle valli di Comacchio

Gli studenti rimettono in acqua la tradizione

Si tratta di una “batana”, imbarcazione utilizzata nei bassi fondali delle valli di Comacchio

In occasione della giornata di chiusura della fiera dei Santi Pietro e Paolo, Fratta Polesine ha dato il battesimo alla sua nuova barca.

Si tratta di una “batana”, imbarcazione a fondo piatto utilizzata tradizionalmente nei bassi fondali delle valli di Comacchio per la pesca alle anguille ma molto nota anche per uso turistico lungo i canali della “città dei tre ponti”. Questo tipico mezzo di legno è stato restaurato dagli studenti della locale scuola media “Palladio”, sapientemente guidati dall’esperienza dell’esperto carpentiere nautico Michele Naletto, su incarico della direzione didattica di Ferrara. Il progetto è stato portato a termine dai ragazzi senza l’impegno di strumenti o attrezzature elettriche, ricalcando quindi l’antica metodologia dei maestri d’ascia veneziani, dei passatori di fiume e pescatori delle valli del Delta: rigorosamente a mano.

Con grande pazienza, a colpi di carta vetrata e pennello - unico “neo” del lavoro le macchie sui vestiti a fine giornata per la “gioia” delle mamme - dopo il varo ufficiale si è arrivati quindi al “gran giorno”; la prima discesa lungo le acque del canale Scortico che attraversa l’abitato di Fratta costeggiando tra gli altri le ville Avezzù-Molin e la celeberrima Badoer.

Un’occasione unica per sperimentare la cosiddetta voga “alla veneta”, in piedi, da parte dei ragazzi che quindi, dopo esser stati progettisti e carpentieri, hanno vestito anche i panni dei vogatori: da protagonisti del restauro della “Badoera” - la scelta del nome della barca era quasi obbligato - al battesimo del remo, il passo è stato rapido e quasi naturale. A guidarli in acqua e fornire i primi rudimenti di questo modo di vogare, altri esperti maestri, gli istruttori e soci fondatori del Gruppo Remiero Adigetto Eligio Garbo e Luca Baccaglini.

L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai ragazzi, a riprova della grande passione ed entusiasmo che suscita la “voga alla veneta”: vanno ricordate in proposito le due fortunate esperienze passate che hanno visto il Gruppo Remiero Adigetto e Assonautica Acqua Interne Veneto ed Emilia collaborare attivamente nell’organizzazione di due discese, una in Adigetto nel giugno dello scorso anno, e una seconda lungo il Canalbianco alcuni mesi fa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400