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ADRIA

"La ciclabile? Facciamola così!"

Parte da Baricetta, attraversa Valliera e percorre viale Risorgimento. Chiesta un’assemblea pubblica

"La ciclabile? Facciamola così!"

Parte da Baricetta, attraversa Valliera e percorre viale Risorgimento. Chiesta un’assemblea pubblica

Non c’è due senza tre, insegna la saggezza popolare. Ed ecco la terza proposta per la tanto discussa ciclabile Valliera-Adria che arriva dalla Lega.

I consiglieri comunali Emanuela Beltrame e Paolo Baruffaldi hanno presentato una mozione nella quale, oltre a indicare una propria proposta alternativa di tracciato, chiedono che l’amministrazione comunale organizzi un incontro pubblico con la cittadinanza di Valliera, finora mai coinvolta, in modo che vengano presentati i tre progetti: quello dell’amministrazione comunale, con “timbro” civico, quello indicato dal Pd, quindi quello che viene proposto dal Carroccio.

Una novità significativa nella proposta leghista è il coinvolgimento della frazione di Baricetta, così pure di via Risorgimento i cui residenti da anni chiedono maggior sicurezza.

“L’amministrazione comunale - si legge nella mozione della Lega - ha avviato l’iter per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collega la frazione di Valliera alla città di Adria. Il gruppo consiliare Lega di Adria giudica del tutto inadeguata la proposta progettuale avanzata dall’amministrazione comunale sul collegamento tra la frazione di Valliera ed il centro cittadino attraverso un percorso che si snoda parte nella porzione di terreno tra la ferrovia Adria–Rovigo e la Sr443 e parte lato nord della stessa arteria viaria sino all’incrocio tra via Orticelli–via Peschiera”.

Quindi indica quattro motivi per cui ritiene inadeguato il progetto: primo, il tratto individuato ricade in una zona ad alto inquinamento ambientale ed acustico considerato l’elevato numero di autovetture e di mezzi pesanti che transitano lungo la Sr443; secondo, il tragitto crea condizioni di elevata pericolosità per chi lo impiegherebbe, soprattutto nell’attraversamento della ciclopedonale lato nord e sud della Sr443 all’altezza di via San Pietro Basso, su cui è prevista a progetto l’installazione di un semaforo a chiamata e nell’attraversamento dell’incrocio tra via Orticelli e via Peschiera; terzo, l’attivazione da parte dei ciclisti del semaforo a chiamata sulla Sr443 è sicuramente causa di code e rallentamenti sulla strada stessa, soprattutto nei periodi di maggior traffico, la sera nel ritorno dal lavoro, i week end estivi con il traffico verso il mare e altri momenti della giornata; quarto, invasione del percorso su diverse aree private con conseguente aumento dei costi causa le necessarie procedure di esproprio e i conseguenti disagi provocati a cittadini e aziende proprietarie dei lotti di terreno interessati”.

A questo punto Beltrame e Baruffaldi chiedono al sindaco e alla giunta che “questo progetto venga abbandonato e si prenda in considerazione la presente proposta: creare un collegamento ciclopedonale interamente lato sud della ferrovia Adria–Rovigo, partendo dalla stazione di Baricetta, attraversando il centro di Valliera in via Scolo Branco e via Don Sturzo, per arrivare all’altezza dell’attuale Ecocentro dove il percorso abbandona la ferrovia e si innesta in viale Risorgimento, prevedendo poi in futuro il collegamento con la ciclabile che parte da via Malfatti e transita di fronte alla zona del cimitero sino al centro di Adria. Il percorso sopra descritto sino all’imbocco di viale Risorgimento sviluppa circa 2600 metri, presta servizio a tre comunità (Baricetta, Valliera e Adria centro) e il proprio costo risulterebbe inferiore rispetto a quello ipotizzato dall’amministrazione comunale”. Pertanto, “si chiede all’amministrazione comunale di avviare uno studio di fattibilità tecnico/economica al fine di valutare la proposta formulata. Si chiede all’amministrazione comunale di svolgere un’assemblea pubblica a Valliera allo scopo di presentare tutti e tre i progetti: quello formulato dalla giunta stessa, le proposte formulate dalla locale sezione del Partito democratico e la soluzione sopra descritta presentata dal gruppo consiliare della Lega”.

Adesso la mozione dovrà essere presentata, discussa e votata nel prossimo consiglio comunale.

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