VOCE
OMICIDIO DI LENDINARA
11.07.2022 - 18:37
Risolto il caso dell'omicidio di Lendinara, avvenuto nella notte di domenica, che aveva visto un marocchino uccidere un connazionale, al termine di una lite innescata da battute e apprezzamenti sulla compagna della vittima da parte dell'accoltellatore, a quanto emerge dai primi riscontri.
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Teatro dell'accaduto, una abitazione fuori Lendinara, in via Ca' Mignola Bassa, nella quale né la vittima, né il presunto omicida, né nessuna delle altre persone era residente. Si tratta, infatti, di un immobile utilizzato da quanti lavorano nei campi. L'omicidio si è verificato, a quanto emerge del lavoro investigativo dei carabinieri, in occasione della "Festa del sacrificio", iniziata sabato 9 e terminata lunedì 11 luglio. Una ricorrenza islamica celebrata anche in Polesine. Probabile che la festa e l'alcool abbiano contribuito ad esacerbare gli animi.
Dopo la lite, che avrebbe visto l'uccisore accoltellare a morte la vittima e ferire un altro connazionale, la fuga. Che, tuttavia, non è durata molto, poiché, poco più di 24 ore dopo i fatti, i carabinieri hanno bloccato il presunto omicida, eseguendo un provvedimento di fermo.
"Nel pomeriggio di oggi lunedì 11 luglio - conferma infatti la nota stampa dei carabinieri - personale della compagnia carabinieri di Villafranca di Verona, supportati nella fase esecutiva dai militari del nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Rovigo, ha dato esecuzione al provvedimento di fermo emesso dalla procura della repubblica di Rovigo a carico di Bensoltana Mohammed, marocchino 31enne, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale, quale responsabile dell’omicidio di Alasri Abdennebi, marocchino 32enne domiciliato ad Oppeano, consumato per futili motivi nella notte di domenica 10 luglio 2022 all’interno di un immobile sito nelle campagne di Lendinara".
"Gli accertamenti - prosegue la comunicazione - esperiti fin dalle ore immediatamente successive al delitto e proseguiti incessantemente da parte dei militari operanti orientavano gli inquirenti a ricercare il soggetto nella bassa veronese, zona nella quale il medesimo si era mosso ed era stato segnalato in passato. Il marocchino, rintracciato all’interno di un bar del centro di Bovolone, è stato quindi associato alla casa circondariale di Verona".
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