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La decisione per il cda non slitta

Trombini: “Deluso per questo rifiuto”. Martedì scorso vertice a Bosaro dell’asse Lega-civici

La decisione per il cda non slitta

Trombini: “Deluso per questo rifiuto”. Martedì scorso vertice a Bosaro dell’asse Lega-civici

Numeri che continuano a ballare, trattative che non si fermano e gruppi che si riuniscono separatamente. Per ora resta il muro contro muro per la scelta del nuovo cda di Ecoambiente. Un muro in cui si sommano nuovi mattoni di polemiche.  Come il rigetto della richiesta del presidente dell’ente di bacino, Antonio Laruccia, di rinviare l’assemblea di una decina di giorni per motivi di salute.

Ieri 28 sindaci polesani hanno infatti firmato un documento per chiedere la conferma dell’assemblea del 18 luglio, che resta quindi convocata e che sarà presieduta non da Laruccia ma dal sindaco anziano Maurizio Passerini. Il primo cittadino di Trecenta aveva chiesto il rinvio della riunione perché ancora in convalescenza dopo un delicato intervento. 28 sindaci invece hanno ritenuto che la scelta del cda di Ecoambiente non potesse slittare, sostenendo in pratica che la riunione sarà pienamente valida anche con una guida diversa dell’assemblea.

Un episodio destinato ad increspare ancor più le acque della politica polesana e di un conflitto fra schieramenti accesosi mesi fa per le elezioni provinciali. Un commento arriva dall’attuale presidente di Ecoambiente Marco Trombini: “Sono molto deluso perché 28 sindaci a fronte di un certificato medico non hanno saputo far altro che firmare per la conferma dell’assemblea. E pensare che Laruccia è stato colui che ha avuto il coraggio di firmare un contratto per un affidamento multimiliardario ad Ecoamabiente. Per non dire di quello che ha dovuto subire per l’esclusione del suo territorio dai benefici della Zls. Se questa è la nuova politica, non posso che definirla deludente. Si sarebbe potuto fare l’assemblea per il bilancio e rimandare quella per il cda, ma forse qualcuno aveva fretta di sistemare dei posti”.

Sindaci polesani e partiti politici quindi ancora non riescono a trovare una soluzione ai veti incrociati che, a fine giugno, hanno portato al rinvio delle decisioni per mancanza di numero legale. Gli schieramenti opposti (Lega e civici da una parte, Fi e Pd dall’altra) per ora fanno melina nel tentativo di nascondere la palla, anzi le carte. Ed ognuno assicura di aver fatto bene i conti. Come il cosiddetto gruppo dei 35 sindaci, legato all’asse Lega-civici, convinto che la prossima assemblea sarà quella buona. Martedì sera parecchi primi cittadini, e responsabili politici, si sono ritrovati a Bosaro per una riunione che aveva lo scopo di serrare i ranghi e magari cercare di convincere alcuni sindaci che alla prima assemblea non si erano presentati. Ed infatti a Bosaro qualche assente della prima riunione c’era, fra questi i responsabili dei Comuni di Gaiba e Canaro. Non c’erano, invece altri sindaci che, secondo i boatos (ma non sono escluse sorprese), sarebbero pronti a presentarsi alla riunione, come i primi cittadini di Badia Polesine e Ficarolo.

Difficile, però, sapere se la presenza degli ‘ex assenti’ sia da giudicare come adesione al progetto dei 35 più Lega più civici, oppure una semplice presa di conoscenza. In ogni caso i bene informati dicono che potrebbe essere possibile far arrivare almeno 30 sindaci alla prossima assemblea.

Nonostante le trattative per cercare mediazioni o punti di contatto continuino, i nomi in campo non cambiano. L’alleanza Lega-civici continua dunque a puntare sui suoi tre candidati, e quindi Pierpaolo Frigato per la presidenza del cda di Ecoambiente, Adriano Tolomei per il ruolo di amministratore delegato e Chiara Turolla per il ruolo di consigliere. Dall’altra parte restano in pista, sostenuti da Forza Italia e Pd Marco Trombini per la carica di presidente e Michela Bacchiega per il posto da consigliere.

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