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LENDINARA

Sicurezza sì, Grande Fratello anche no

Il comune spiega gli investimenti in corso sul fronte della sicurezza

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Videosorveglianza

E’ stato collaudato il sistema di videosorveglianza della città. A darne notizia è l’assessore Gino Zatta: “Il campanile è stato svuotato. Ora c'è la presenza di quattro antenne rettangolari e due parabole molto ben memorizzate. Il ponte radio sfrutta la migliore tecnologia presente sul mercato e fa da ponte con il data center con 46 telecamere e 10 telecamere con letture targhe”.

Ammonta a 113mila 819 euro il totale degli investimenti che il Comune di Lendinara ha stanziato nel biennio 2021-2022 per il sistema di videosorveglianza sul territorio cittadino. “L'obiettivo da raggiungere entro il 2022 - aveva precisato a marzo l’assessore Zatta - è quello di realizzare, oltre a quelli già attivi e in fase di installazione, nuovi impianti per il controllo del transito lungo la strada lungo il fiume Adige e negli ingressi extraurbani alla città”.

Sono stati già installati un nuovo varco di lettura targhe a Rasa e nuove telecamere a Ramodipalo, mentre altre saranno da installare all’ex Ospedale di Lendinara non appena inizierà il cantiere. Con 30 mila euro sono poi previsti nel 2022 una nuova telecamera in Riviera IV Novembre, all’incrocio con via Lorenzo Canozio, altre nuove in via della Pace e all’ingresso dell’area camper e in Piazza A. Mario, oltre a un nuovo software di gestione delle immagini.

“Le telecamere previste in località Pradespin, Campomarzo e Barbuglio - precisa l’assessore - sono state inserite nel progetto Ciclabile Destra Adige che in fase di realizzazione. La presenza delle telecamere rappresenta di per sé un valido deterrente al fine di prevenire danneggiamenti e tutti quegli atti illeciti che vengono commessi quotidianamente. Possono, inoltre, fornire prove e elementi utili alle indagini affinché i responsabili di comportamenti dolosi possano venire rapidamente individuati e deferiti".

"Questa amministrazione comunale di certo non realizzerà un ‘grande fratello’, ma la paura rispetto al crimine di strada è uno stimolo potente nei riguardi di noi amministratori che siamo indotti, in questo modo, a sostenere l’installazione di telecamere a circuito chiuso e sistemi di videosorveglianza”.

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