VOCE
ROVIGO
18.07.2022 - 15:00
Il premier Mario Draghi
"Apprendiamo da fonti giornalistiche che Lei è uno dei sindaci firmatari dell’appello affinché il signor Mario Draghi non si dimetta dal suo incarico istituzionale". Comincia così la comunicazione che Mattia Maniezzo, consigliere comunale a Rovigo di Italexit, indirizza al primo cittadino del capoluogo.
"Assieme a Lei - prosegue - mi risulta che altri due sindaci della provincia ossia, Raito (Polesella) e Marangoni (Taglio di Po), abbiano firmato il medesimo scritto. Ancora una volta Lei, sig. Sindaco, si prende una libertà politica in nome per conto di tutti i cittadini, senza consultare il Consiglio Comunale che, le ricordo, è l’organo preposto per la discussione proprio perché al suo interno insistono i rappresentanti dei cittadini tutti".
"Questo fatto non mi sorprende, visto che solo qualche mese fa Lei risultava firmatario dell’appello del fenomenale sindaco di Pesaro Matteo Ricci, col quale si richiedeva di inserire il Green Pass addirittura a tutti gli studenti come condicio sine qua non per frequentare la scuola. Abbiamo visto poi la realtà dei fatti. Solo per questo, in altri tempi, Politici con la P maiuscola si sarebbero dimessi chiedendo umilmente scusa ma si sa, i tempi sono purtroppo cambiati".
"Lei, con la sua firma, ha dichiarato che la città di Rovigo vuole che continui questo esecutivo, si rende conto? Vada a dirlo ai suoi concittadini che hanno chiuso le attività in questi ultimi mesi grazie ad un aumento esponenziale dei costi energetici, vada a dirlo ai suoi centinaia (se non migliaia) di cittadini che sono stati discriminati, impoveriti, bullizzati perché non avevano il Green Pass o perché semplicemente ponevano dei dubbi su tale strumento, vada a dirlo alle migliaia di famiglie che non riescono ad arrivare a fine del mese perché l’inflazione galoppante sta impoverendo giorno dopo giorno il potere di acquisto, vada a dirlo ai cittadini tutti che siamo stati trascinati in una guerra di cui gli esiti non potranno che essere nefasti per la nostra comunità e potrei continuare".
"Lei dovrebbe pensare allo sviluppo del suo territorio, rendendolo un posto migliore dato che abbiamo una criminalità dilagante, la città continua a spopolarsi, le imprese non vengono ad investire perché ci sono noti problemi negli uffici preposti per le pratiche oltre ad una attività politica pressoché nulla nel settore, le scuole sono fatiscenti, i servizi sempre minori, la sanità un colabrodo… La perfetta immagine del paese che il sig. Draghi sta lasciando in eredità ai nostri figli".
"Una cosa ha fatto il governo nell’ultima legge di bilancio: ha aumentato esponenzialmente gli stipendi dei sindaci, assessori e presidenti del consiglio; lei arriverà a breve a guadagnare circa 10 mila euro al mese, mentre la povertà assoluta nel suo territorio aumenta giorno dopo giorno".
"Questo è lo specchio perfetto della classe dirigente italiana, ossia un manipolo di personaggi, autoreferenziali, staccati dalla realtà della vita delle persone che si difendono l’un l’altro pur di mantenere uno status quo che inevitabilmente si sta sgretolando. Le consiglio di pensare al bene di Rovigo e dei Rodigini, lasciando da parte prese di posizione unilaterali utili solo a creare ulteriore divisione e rancore, in un tessuto sociale stremato da politiche liberticide ed antieconomiche. Se salta il tappo poi non si potrà più tornare indietro".
Commenti all'articolo
frank1
18 Luglio 2022 - 15:16
a quando un premier antieuropista?? un sogno..fino ad oggi solo premier con il cappello in mano a riferire alla frase fatidica:ce lo chiede l'europa!1"...tanto per ricordare..l'ue ha distrutto la nostra economia agricola...e ora ha intenzione di distruggere il comparto auto.che ce ne facciamo di questa ue??
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