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CORONAVIRUS IN ITALIA

Torna l'obbligo delle mascherine in classe

In assenza di un programma per la purificazione dell'aria

Il bimbo senza mascherina sta fuori da scuola

Visto che non si registrano progressi per quanto concerne i sistemi di aerazione e purificazione dell'aria nelle scuole, è ormai certo che il prossimo anno scolastico comincerà all'insegna del rinnovato obbligo delle mascherine in aula.

E' questa la presa di posizione del comitato IdeaScuola. Dopo quattro mesi d’attesa in queste ore il ministero della Salute ha trasmesso a viale Trastevere il rapporto che tuttavia “non dà nessuna indicazione specifica tecnica né alcuno standard di requisiti minimi. Si fa genericamente riferimento – spiegano gli esperti del comitato – ai ricambi d’aria suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità (10 l/s/p) ma nessuna altra disposizione che possa essere di chiara indicazione agli enti locali e alle scuole per l’esecuzione”.

A riportare la notizia, Il Fatto Quotidiano, che segue molto da vicino questa tematica.

A chiarire la questione è Stefania Sambataro di IdeaScuola: “Si parla ancora una volta di finestre aperte e mascherine se non è possibile mantenere il distanziamento ma sappiamo già da ora che il distanziamento non sarà possibile: non si è investito nulla per la diminuzione del numero di alunni per aula e per il rafforzamento dell’ organico, propedeutici per una efficace e auspicabile didattica personalizzata. Anzi il contingente Covid non è nemmeno confermato. Non è neanche ipotizzabile tenere le finestre aperte per il terzo anno consecutivo, con sprechi energetici non indifferenti in un momento di evidente crisi, quando la ventilazione meccanica permetterebbe un risparmio di 500 euro l’anno per classe oltre a garantire il rispetto della normativa sulle temperature min/max in ambiente scolastico”.

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