VOCE
IL CASO
25.07.2022 - 07:37
Una storia che sta facendo commuovere, ma anche indignare profondamente, tutto il Paese. Un adolescente straniero, di 16 anni, è stato abbandonato dai propri genitori in un’area di servizio a Casolta, lungo la A4, in direzione Trieste. L’episodio risale a oltre un mese fa. Viene però alla ribalta ora, alla luce della necessità di individuare chi sarà deputato a seguirlo e prendersi cura di lui, dal momento che i genitori si sono volatilizzati e, in ogni caso, appare ben difficile pensare che potrebbe tornare con loro, alla luce del trattamento che gli è stato riservato.
Il giovane è stato preso in carico dai servizi sociali del comune di Cessalto, paese di circa 4 mila abitanti di Treviso, che lo hanno affidato a una struttura per minori in provincia di Venezia. Secondo quanto previsto dalla legge, il comune in cui viene abbandonato un minorenne deve prendersene cura fino alla maggiore età, o fino al ritorno del giovane alla famiglia. E così, il comune di Cessalto ha deliberato una specifica concessione di 18 mila euro che serviranno per coprire le spese “di mantenimento” per l’adolescente fino alla fine del 2022.
Ma la “spesa” non basterà, perché il giovane non avrà comunque raggiunto la maggiore età e dovrà essere ancora sostenuto economicamente dal comune. Il 16enne, secondo quanto raccontato dal sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato, "si è reso disponibile a lavorare per poter inviare i soldi alla propria famiglia all’estero, ma questo non è possibile. Servirà tutto un iter da seguire – spiega il primo cittadino – e abbiamo cercato di farglielo capire grazie all’aiuto di un mediatore madrelingua. Non deve essere facile per lui essere qui, da solo: è una vicenda umanamente tristissima".
E il sindaco di Cessalto osserva: "In Italia abbiamo un welfare che funziona, ma l’autostrada, per comuni come il nostro, è un’arma a doppio taglio: fa bene alle imprese, ma non alle casse comunali. Nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio comunale vengono abbandonati anche veicoli a cui vengono tolte le targhe, che poi tocca a noi smaltire a nostre spese, e animali di diversa taglia di cui poi ci dobbiamo prendere cura".
La buona volontà del comune nel sostenere il giovane minorenne, dunque, non manca. Ma si tratta comunque di una situazione gravosa per le casse di un piccolo comune come quello di Cessalto, che dovrà dunque "chiedere contributi alla Regione e allo Stato – spiega il sindaco Crosato – anche se vorremmo in realtà trovare delle soluzioni alternative, che al momento non ci sono".
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