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SALVINI IN POLESINE

“Adesso è l’ora dell’autonomia”

“Grande operazione di pace fiscale. Rischiamo un inverno freddo per mancanza di gas”

“Adesso è l’ora dell’autonomia”

Lavoro, meno tasse e meno burocrazia, queste le idee di Matteo Salvini per il futuro dell’Italia, che deve affrontare la crisi più pesante degli ultimi anni.

Il leader della Lega ha visitato il Delta del Po nella mattinata di ieri, incontrando sostenitori e lavoratori. “La scelta della Lega è chiara - ha dichiarato - in queste ore a sinistra sono a Roma a spartirsi i collegi e litigare, noi incontriamo i lavoratori, operai, pescatori perché l’emergenza per l’Italia è il lavoro”.

Salvini si è dichiarato contento per la ritrovata compattezza del centro destra. “La Lega ha le idee chiare - ha confermato - al governo abbiamo già dimostrato che cosa sappiamo fare. Niente tasse patrimoniali o di successione come vaneggia Letta, ma flat tax, pace fiscale, un po’ di sicurezza in più e un po’ di burocrazia in meno. Non promettiamo miracoli ma un’Italia che corre, produce, cresce, lavora ed innova”.

Salvini conferma anche di aver chiesto a Zaia e Fontana un progetto sull’autonomia “su cui chiederò la firma di Meloni e Berlusconi - prosegue - abbiamo perso troppi anni con Pd e 5 Stelle, a ottobre saranno 5 anni dai referendum in Veneto e Lombardia. Con un nuovo governo si potrà finalmente chiudere la partita. Conto che su questo il centrodestra sia compatto”.

Il leader leghista ha voluto incontrare lavoratori e imprenditori del territorio, lodando il modello veneto. “Giro fabbriche e aziende - ha specificato - dalle cozze al tessile, dalla ceramica alla plastica, gli altri parlano di redditi da distribuire a caso. Se gli imprenditori e i pescatori non possono fare il loro lavoro c’è poco da redistribuire. Il Veneto è un’eccellenza, una locomotiva, un modello ed un’avanguardia. Puntiamo ad essere la prima forza politica in questa terra straordinaria. Dopo anni di bisticci con Pd e 5 Stelle un centro destra compatto riuscirà finalmente a fare quello che negli ultimi anni non si è riusciti a fare”.

Alla guerra tra partiti Salvini dice di preferire progetti e proposte. “Insulti, attacchi e minacce sono tutti di là - ha affermato - io spero che agli italiani si offra un’idea di Italia. La nostra è semplice: sul tema sicurezza ed immigrazione ci sono stati più sbarchi in luglio col ministro Lamorgese che non in tutto il 2019 quando al ministero degli interni c’era la Lega. L’immigrazione può essere un fattore positivo se regolata, controllata, qualificata e regolamentata. Mille sbarchi al giorno sono qualcosa che non ci possiamo permettere. Mi sono ripromesso di non rispondere agli insulti e agli attacchi, risponderanno gli italiani il 25 settembre. Non vedo l’ora, sto facendo il conto alla rovescia”.

Il leader della Lega conferma inoltre “di sentire una buona aria e tanta voglia di cambiamento” in un’Italia che viaggia verso un periodo autunnale ancora più pesante. “Chi consuma più energia sta soffrendo e soffrirà. Se la guerra non finisce rischiamo di avere un autunno ed un inverno freddo per mancanza di riscaldamento e caldo per mancanza di posti di lavoro. Stiamo lavorando affinché la guerra finisca il prima possibile. Soldi freschi li puoi incassare come stato con una grande operazione di pace fiscale. Con la rottamazione delle cartelle di Equitalia, che riguardano 15 milioni di persone, che arrivano a più di mille miliardi di euro che lo Stato non incasserebbe mai. Preferisco incassarne una parte e lasciar lavorare queste persone. Altre soluzioni non ne esistono. Stiamo lavorando per rinnovare lo sconto per benzina, luce e gas ed il credito d’imposta per le imprese, ma non si può andare avanti con sconti e bonus”.

Per il Polesine le idee sono chiare. “Ne abbiamo parlato con il sindaco Roberto Pizzoli - aggiunge - ci sono progetti fermi al ministero dell’agricoltura, per 70 milioni di euro, per portare ossigeno. Sono già depositati, bloccati tra burocrazia e i signori del ‘no’. Sono convinto che la Lega tornerà presto ad occuparsi direttamente e al massimo di agricoltura e di pesca. Progetti per decine di milioni di euro sono già pronti. Vanno solo autorizzati e firmati e i denari sbloccati. Non c’è niente da inventare”.

Per il leader ora la decisione spetta agli italiani. “Lasciamo che votino - ha concluso -, se scelgono il centro destra e danno un voto in più alla Lega, cosa di cui sono convinto, ognuno si prenderà le sue responsabilità. Io non mi sono mai tirato indietro”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    02 Agosto 2022 - 12:06

    Ha fatto benissimo il segratario a recarsi a chioggia..dove un dei settori piu' prolifico è stato distrutto dalle stupide leggi europee...le leggi ce le facciamo noi!! voi dell'eu andare a mangiare le cavallette fritte...visto che lo consigliate ad altri

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