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OCCHIOBELLO

"I percettori del reddito? Li mandiamo a lavorare"

L’assessore Bella: “L’impegno di impiegare i beneficiari c’è, ma dobbiamo fare valutazioni”

"I percettori del reddito? Li mandiamo a lavorare"

Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello, è intervenuta nel dibattito relativo all’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza sulla falsariga di quanto accaduto ad Adria, dove il sindaco ha individuato nella manutenzione e mantenimento del decoro del parco del museo archeologico nazionale della città etrusca l’occupazione di alcuni soggetti che in questo momento ricevono l’assegno di solidarietà.

Le dichiarazioni del sindaco Coizzi, apparse ieri sulle pagine del nostro quotidiano, lasciano poco spazio a particolari interpretazioni: “Anche noi ci stiamo muovendo per attivare i Puc, Progetti Utili alla Collettività – ha spiegato Coizzi – rispondenti alle necessità di organizzazione interna al nostro Comune. Stiamo predisponendo l’attivazione di una unità per l’accoglienza all’utenza nell’edificio municipale, poi arriveranno altre proposte. Ritengo che chi percepisce il reddito di cittadinanza rappresenti una risorsa importante che può essere impiegata a favore della cittadinanza nell’amministrazione pubblica, per cui anche noi ci siamo mossi nella stessa direzione di Adria”.

Chiare e nette le parole del sindaco Coizzi, abbiamo cercato di approfondire tentando di capire quanti, come e dove potrebbero essere coinvolti nel progetto i soggetti potenzialmente contattabili. Quanti sono, a Occhiobello, questi soggetti? Ha un’idea del numero? E nello specifico, come intendete muovervi e quanti riuscirete a raggiungerne?

A queste domande risponde l’assessore Laura Bella, titolare delle deleghe a Politiche Sociali, Lavoro, Politiche per la Famiglia, Pari Opportunità e Gemellaggi: “Il Comune di Occhiobello non può sapere quante persone percepiscono il reddito di cittadinanza per la legge sulla privacy. È un dato che ha solo l’Inps. Gli assistenti sociali possono sapere se lo percepiscono le persone che sono assistite perché è uno dei dati che occorre per sapere se possono ricevere altri bonus oppure no. Sono informazioni che ho chiesto appena insediata e mi è stato risposto così”.

Ma a prescindere da nomi e numeri, comunque importanti per collocare al meglio eventuali prestatori d’opera, resta la posizione del sindaco, e immagino dell'amministrazione comunale, rispetto alla possibilità di impiegarli. Ribadisco, avete idea di come fare e in che ambito eventualmente occuparli? “Sì, stiamo valutando un progetto ma non voglio anticipare troppo i tempi, dobbiamo fare valutazioni. L’impegno di impiegare i beneficiari del reddito di cittadinanza c’è da sempre ma dobbiamo chiudere il cerchio. Il progetto c’è, appena sarà definito ufficialmente lo renderemo pubblico”. Resta quindi l’idea, capiremo nei prossimi giorni a quanti percettori sarà rivolto e come sarà gestito. Per adesso, evidentemente, è necessario attendere.

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