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ADRIA

La squadra di Mauro, con lui nell'ultimo viaggio

Lo ha accompagnato per il funerale, il 58enne era amatissimo

Momenti di sincera e profonda commozione ieri pomeriggio in Cattedrale per l’ultimo saluto a Mauro Rossi, l’uomo di 58 anni, stroncato da un infarto lunedì scorso.

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Nonostante la giornata caldissima con il termometro oltre i 40 gradi, tante persone hanno voluto stringersi alla moglie Cinzia, al figlio Mattia, a mamma Silvana, alla sorella Valentina e al fratello Christian in questo momento di inconsolabile dolore. Un abbraccio anche da parte di tutta la squadra Mtb Adriabike con gli atleti in tuta e con la bici. Una maglietta è stata posta anche sulla bara e quando Mattia l’ha baciata per l’ultima volta ha gridato: “Era orgoglioso di questa maglia e di tutta la squadra”.

Il corteo di bici ha prima accompagnato la salma dall’obitorio alla chiesa poi, al termine del rito delle esequie, nell’ultimo tratto di strada fino al cimitero cittadino dove la salma è stata tumulata.

“E’ sempre un’esperienza difficile quando la morte bussa alla porta di una famiglia, soprattutto quando accade in modo così improvviso e quando Mauro aveva ancora un tratto di strada da percorrere – ha esordito nell’omelia l’arciprete mons. Matteo De Mori – E’ difficile andare avanti, è uno strappo troppo forte, è una scossa tremenda alle fondamenta della vita".

"Sentiamo tutto ciò come un’ingiustizia – ha proseguito l’arciprete – Allora quando le fondamenta della nostra vita, della nostra famiglia, delle nostre relazioni sociali sono così sconquassate, allora dobbiamo andare alle fondamenta autentiche che ci sostengono: un fatto inedito, mai accaduto nella storia, Gesù Risorto. E adesso siamo sicuri che Mauro – ha concluso il sacerdote – è accanto a Gesù nella casa del Padre. Questa è la forza che ci sostiene per andare avanti: la consapevolezza che la vita non ci viene tolta, ma trasformata”.

All’inizio della celebrazione liturgica, Massimo Barbujani ha letto un commosso ricordo a nome dei fratelli Valentina e Christian. “Essere qui, oggi, per darti l’ultimo saluto è davvero una cosa difficile, impossibile da realizzare. Sei sempre stato una persona stupenda, quel tipo di persona che raramente si incontra nella vita e quando la si incontra bisogna tenersela stretta”.

E ancora: “Sei stato un figlio esemplare, un fratello da ammirare, un marito presente e un padre eccezionale. Eri una della colonne della nostra famiglia, un punto di riferimento per tutti noi: la tua prematura scomparsa ha fatto crollare tutte le nostre certezze”.

Lo straziante messaggio dei due fratelli prosegue con un’invocazione: “Ti preghiamo di darci la forza per affrontare questa tragedia perché ora abbiamo un compito difficile: quello di proteggere e sostenere tuo figlio Mattia, tua moglie Cinzia e nostra mamma Silvana. Dovremo essere forti anche per loro perché superare la tua scomparsa non sarà facile”. E concludono: “Siamo sempre stati una bella famiglia della quale eri tanto fiero e ti promettiamo che porteremo avanti questo compito perché questo sarebbe stato il tuo desiderio più grande”.

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