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ORRORE SULL'ADIGETTO

Ucciso e fatto a pezzi: sequestrata casa della vittima

Proseguono le indagini per individuare l'autore del tremendo omicidio

Ucciso e fatto a pezzi: sequestrata casa della vittima

Ciò che è accaduto a Shefki Kurti, badiese e vittima di un efferato e brutale omicidio che ha sconvolto il Polesine, è ancora avvolto dal mistero. E Badia Polesine, città in cui il 71enne pensionato di origini albanese abitava da almeno vent’anni, è sconvolta da quanto accaduto. E sono tante le domande che tolgono il sonno.

A cominciare dal perché. Domande che rimbalzano da un angolo all’altro del centro città, senza trovare risposte né certezze. “E’ una tragedia inspiegabile - dice Martina - che sconvolge una piccola comunità come quella di Badia Polesine. Personalmente non conoscevo la vittima, ma in ogni caso era un nostro concittadino. Sono fatti inspiegabili e drammatici”.

La vittima, effettivamente, non era conosciuta da molti cittadini, almeno in centro storico. A quanto risulta, per lungo tempo aveva abitato nella frazione di Salvaterra, proprio lungo l’Adigetto. Ma ora abitava in una villetta nel centro città, che è stata posta sotto sequestro nell’ambito delle indagini, che si stanno svolgendo a 360 gradi.

“Non conoscevo questa persona - conferma Stefano - non frequentava la nostra cittadina e non era coinvolto nelle attività locali. Sono comunque notizie che sconvolgono una piccola comunità come la nostra. Sembrano notizie che si possono sentire solo altrove, invece possono capitare anche qui”.

Dello stesso parere Caterina, che dice: “La comunità risente di queste notizie, per quanto magari non si conoscesse direttamente la persona. Sono fatti che non si vorrebbero mai sentire”.

L’avvocato Canzio Bonazzi conclude: “A quanto pare di sentire, sembra che in realtà sia stata più sconvolta la comunità che si trovava nelle vicinanze del luogo del rinvenimento, più che Badia stessa. Perché è qualcosa che di certo non si sente tutti i giorni e neanche si vuole sentire. Al di là di questo, quanto accaduto è di certo un fatto grave, in particolare per la drammaticità e la brutalità con cui si è verificato questo omicidio”.

Un omicidio, comunque, che preoccupa e sconvolge i cittadini, tanto a Badia quando nel resto del Polesine. In attesa di sapere quando sarà conclusa la caccia al killer.

Tutto è cominciato esattamente una settimana fa, giovedì 28 luglio, quando lungo l’Adigetto, all’altezza di Villanova del Ghebbo, era stata rinvenuta una gamba. Dopodiché, nel giro di poche ore, è stato trovato il resto del corpo, con l’eccezione dell’altra gamba, la destra, rinvenuta sempre nel canale Adigetto soltanto domenica, oltre 72 ore dopo il primo ritrovamento. Il corpo fatto a pezzi era stato chiuso all’interno di più sacchi della spazzatura, dunque gettato, pensando di potersene disfare.
Ora, invece, l’indagine è aperta per dare un nome al colpevole che si è macchiato di un omicidio così violento.

Gli inquirenti hanno anche lanciato un appello alla popolazione per invitare chiunque abbia notizie utili riguardo la vittima e che possano supportare l’attività e le indagini, mettendosi in contatto con i carabinieri.

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