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L'INCHIESTA

Finti vaccini per il Green pass: arrestato medico No Vax

Hanno indagato i carabinieri, con il supporto dei colleghi del Nas

Malattie infettive, parte la vaccinazione di massa dell'Ulss 5

Arrestato perché avrebbe aiutato, con falsa documentazione, i pazienti No Vax a ottenere il Green pass, pur non avendo regolarmente fatto la vaccinazione contro il coronavirus come, invece, si faceva risultare. Questa la ricostruzione accusatoria sulla base della quale è stato arrestato un medico di base del Vicentino, al termine delle indagini condotte dai carabinieri, con il supporto dei colleghi del Nas.

Il medico è allo stato accusato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. A riferire la vicenda, il quotidiano "Il Mattino di Padova".

Le indagini sono state avviate lo scorso marzo in seguito a una  segnalazione partita dalla  dirigenza dell’Ulss 8 Berica, che aveva denunciato l' anomalo incremento di assistiti rilevato per il medico (da 891 pazienti originari al 10 marzo 2021 agli oltre 1.461 del 15 marzo 2022), la presenza nelle liste del medico di numerosi assistiti esenti da vaccinazione per pregresse patologie, l'elevato numero di tamponi antigenici eseguito dallo stesso medico.

I carabinieri - sempre secondo questa ricostruzione dei fatti - avevano sentito altri medici di base, accertando che alcuni assistiti avevano loro chiesto con insistenza l'emissione di certificati di esenzione dall'obbligo vaccinale e, a fronte del rifiuto da essi opposto per la reale assenza di esigenze sanitarie giustificative, erano passati ad essere assistiti dal medico poi arrestato.

L' attività d' indagine si è avvalsa di operazioni tecniche di intercettazione sulle utenze telefoniche in uso al medico  e di intercettazione ambientale all'interno dei suoi studi medici. I carabinieri avrebbero così scoperto la simulazione di esecuzione dei tamponi antigenici e - in tutto o in parte - delle operazioni di vaccinazione  da parte del medico con rilascio della falsa attestazione di somministrazione del farmaco, presupposto necessario per il conseguimento da parte dei pazienti del Green pass.

Le intercettazioni hanno riscontrato un afflusso rilevante di richieste provenienti dai pazienti, ai quali il dottore - sempre secondo quelle che allo stato vanno considerate ipotesi investigative - preoccupato delle notizie di stampa relative ad altri procedimenti nei confronti di medici che avevano simulato totalmente la vaccinazione,  eseguiva in molti casi l'inoculazione in misura minimale, fortemente inferiore a quella prevista dalle disposizioni dell'autorità sanitaria e pratica espressamente vietata, con dispersione del vaccino residuo.

Il reato di peculato è stato così  contestato in relazione alla continua dispersione/impossessamento del farmaco vaccinale ricevuto dalla Ulss 8 per la somministrazione ai pazienti, allo scopo di simulare - in occasione di possibili controlli - l ' effettiva indisponibilità delle dosi per avvenuta inoculazione del vaccino e cancellare le tracce dell'illecita attività.

Secondo le ipotesi investigative, il medico avrebbe anche ricevuto denaro per l'attività simulatamente - espletata. Con lui  sono sottoposte ad indagine altre sette persone nei cui confronti si procede per i reati di concorso in falsità ideologica, quali istigatori e determinatori del comportamento del medico, e per alcuni di esse, anche per i delitti di istigazione al compimento di atti contrari ai doveri di ufficio e di concorso in peculato.

Tra gli altri - e per i reati di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed in peculato - è coinvolto un militare dell'Arma dei carabinieri nei cui confronti la Procura di Vicenza ha formulato richiesta di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio e servizio, sulla quale il giudice si è riservato di provvedere all'esito dell'interrogatorio.

Gli accertamenti proseguono per l' identificazione delle altre persone che avrebbero illegalmente beneficiato delle false attestazioni ed in tale prospettiva sono state eseguite nella mattinata di martedì 9 agosto operazioni di perquisizione e sequestro negli studi e nell'immobile di residenza del medico per l' acquisizione di ulteriori elementi di prova.

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