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ADRIA

"650mila euro per un progetto mai visto"

Le critiche di Paolo Baruffaldi alla ciclabile Adria - Valliera

"650mila euro per un progetto mai visto"

Si fa sempre più infuocato il dibattito sulla futura pista ciclopedonale Valliera-Adria. Così il capogruppo della Lega, Paolo Baruffaldi, non intende passare né da incapace né da sprovveduto verso la cittadinanza, come tentano di accreditarlo alcuni esponenti civici.

“L’arroganza e la supponenza dell’assessore Marco Terrentin nel rispondere in consiglio comunale alla mozione della Lega sulla pista ciclopedonale Adria-Valliera, non merita neppure una risposta – esordisce - Rilevo solo che ha dimostrato scarso rispetto istituzionale perché un assessore non fa un comizio, risponde nel merito della questione. A dir poco patetico l’applauso finale dei consiglieri civici, rimarcando che si trattava di un comizio: invito i cittadini, attraverso il canale Yuotube del comune, a riascoltarsi l’intervento e il triste finale”.

E prosegue: “Il capogruppo Ibc Enrico Bonato insieme a Federico Paralovo, consigliere comunale e coordinatore politico del movimento civico, hanno fatto un comunicato stampa per darci una lezioncina su come si fanno i bandi e i progetti, come fossimo degli imbecilli. Per loro valga la celebre frase del Poeta: ‘Non ti curar di loro, ma guarda e passa’".

"Come se tutto questo non bastasse, si è fatta sentire anche la vicesindaca Wilma Moda la quale, per motivi più che comprensibili, non ha partecipato al Consiglio comunale e così non ha potuto applaudire il suo assessore. E allora ha pensato bene di ascoltarsi la videoregistrazione e di trascriversi tutto l’intervento per poi mandarlo agli organi di stampa sollecitandone la pubblicazione”.

Baruffaldi incalza rilevando che “alla luce di tutto ciò, ritengo opportuno e doveroso intervenire non tanto per rispondere a questi signori, ma per un fatto di chiarezza e responsabilità nei confronti della cittadinanza. Prima di tutto va sottolineato che Terrentin, Bonato, Paralovo e Wilma Moda nei loro interventi hanno ricordato che c’è un contributo della Regione di 300mila euro. Giusto sfruttarlo, chi dice il contrario. Nessuno si è opposto alla ciclopedonale, ci opponiamo al quel progetto".

"Ma si sono ben guardati dal dire che per questa ciclopedonale il Comune tira fuori dalle proprie casse ben 650mila euro, quindi l’opera viene a costare quasi un milione. E come sempre accade a fine lavori costerà qualcosa di più e l’eventuale differenza peserà ancora sulle casse comunali”.

Ed ecco il primo affondo: “Terrentin, Bonato, Paralovo e Wilma Moda devono sapere che non devono rispondere al sottoscritto e al partito che rappresento, anche se è mio e nostro diritto avere delle risposte, perché rappresento e rappresentiamo una larga fetta dell’elettorato adriese. Devono rispondere ai cittadini: a quelli di Valliera e a tutti gli adriesi. E’ vero che nel 2019 sono stati fatti alcuni incontri nella frazione di Valliera, a qualcuno ho partecipato anch’io. E’ vero che i residenti della frazione si sono detti favorevoli a una pista ciclopedonale, del resto sarebbe difficile il contrario".

"Ma il progetto non è mai stato illustrato. Da quanto appreso dagli organi di stampa, a una recente conferenza stampa del Pd sullo stesso argomento, tra i presenti c’era qualcuno favorevole all’opera, ma pure lui si è lamentato per la mancanza di un confronto con la cittadinanza”.

Arriva il secondo affondo verso i civici. “Terrentin dice che insieme al consigliere Giuliano Beltrame – rimarca Baruffaldi - ha incontrato alcuni residenti di Valliera che si sono detti favorevoli. Anch’io ne ho incontrati ed hanno espresso molti dubbi e riserve. Come la mettiamo? Valgono di più i cittadini che avete incontrato voi o quelli che incontro io. Ma come e dove li avete incontrati? Allora è meglio dire che avete incontrato i vostri amici. Quando sono in ballo i soldi pubblici, per di più una somma ingente come questa, l’amministrazione comunale ha il dovere di incontrare la cittadinanza dove ci sono persone favorevoli, dubbiose e altre contrarie".

"Concludo ricordando che la giunta e la maggioranza civica non hanno sentito il dovere di portare in consiglio comunale un’opera da quasi un milione di euro. Formalmente non erano obbligati, ma politicamente sarebbe stato doveroso perché il consiglio comunale è la massima espressione della rappresentanza cittadina. Ma per loro la cittadinanza è solo quella civica”.

L’assessore Terrentin ha annunciato che a breve inizieranno i lavori per completare l’opera entro un anno, ma è facile immaginare che non saranno le ruspe a fermare lo scontro politico.

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