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ROSOLINA MARE

"Non si trova personale: poca voglia di lavorare"

Nicola Brugiolo, titolare di un bar, punta il dito con educazione dei giovani e reddito di cittadinanza

“I ristori non arrivano, le tasse sì”

Boom di presenze turistiche lungo le spiagge del Polesine. Dopo quasi due anni di difficoltà, dovute alle chiusure e all’emergenza pandemica i turisti, italiani e stranieri sono ritornati ad affollare il Delta Del Po. “La stagione sta andando bene - conferma Nicola Brugiolo, presidente dell'associazione Amare Rosolina e titolare del bar ‘Sole’ -  dopo le difficoltà dovute alla pandemia, finalmente la ripresa c’è. C’è voglia di un turismo immerso nella natura, di ampi spazi, come quelli che le nostre zone sono in grado di offrire”.

La risposta maggiore è arrivata dall’estero, con il ritorno degli stranieri, soprattutto tedeschi. “Ma anche Austria, Polonia e Repubblica Ceca - conferma - Una presenza che ci ha piacevolmente sorpreso e che ci fa ben sperare ed inorgoglire, segno che i territori del Delta, e nello specifico Rosolina, sono molto appetibili per chi è alla ricerca di un turismo immerso nel verde in cui trovare anche divertimento”.

Nonostante il momento permane una criticità, che riguarda  la ricerca di lavoratori stagionali. “Ci sono ancora molte difficoltà nel reperire personale, quest’anno - prosegue - I problemi sono molteplici, innanzitutto il settore della ristorazione, provenendo da due anni di chiusure e limiti, era stato progressivamente abbandonato. Dopo la ripartenza la domanda ha quindi superato l’offerta. Ma in questi due anni sono anche cambiate le abitudini dei giovani. Lavorare il sabato e la domenica, su turni o senza orari precisi, aspetti tipici del  turismo, pesa. Nella categoria over 40 pesa invece l’aspetto reddito”.

La lamentela di molti titolari è che le persone contattate a volte non si presentano nemmeno ai colloqui di lavoro. “O nemmeno alzano il telefono per rispondere - specifica - nei giovanissimi manca proprio il rispetto del mondo del lavoro, un problema che nasce, secondo me, anche da un contesto familiare che non valorizza l’importanza di essere lavoratori. Ma abbiamo ricevuto anche tantissime richieste di persone che volevano lavorare in nero per non perdere il reddito di cittadinanza o la disoccupazione”.

A questo si unisce anche un mondo legato a normative obsolete. “Normative ormai fuori tempo - aggiunge - per il turismo servono regole diverse, serve flessibilità. Non è come in fabbrica in cui hai turni precisi. In generale nel mondo del lavoro serve correttezza, sia da parte del lavoratore che dalle imprese”. Tra le osservazioni mosse da chi è alla ricerca di personale la mancanza di percezione del valore della professione, che andrebbe trasmesso anche gli istituti di formazione.

“Provengo dall’Istituto alberghiero, della mia classe a continuare con queste professioni siamo rimasti in tre - afferma - Lavorare in questo settore è una scelta di vita, che ti mette di fronte a tante rinunce, soprattutto di tempo libero. Ma è anche vero che una volta terminata la stagione, mentre tutti gli altri restavano a casa, ho fatto viaggi bellissimi”.

Un lavoro percepito come degradante ma che in realtà richiede molta professionalità. “Richiede cultura, perché devi interfacciarti con persone diverse. Ma anche competenze linguistiche, nel caso di stranieri, e ovviamente il sapersi presentare bene”. Per rispondere a una crisi generale di alcune professioni anche Cna è scesa in campo con un progetto che parte proprio dalle scuole.

“Tante aziende lamentano la mancanza di personale specializzato - conferma Matteo Rettore - dal turismo al settore edile e meccanico. In autunno partiremo con una serie di iniziative, attività nelle scuole superiori per far conoscere le aziende e quali professioni ci sono al loro interno, tra queste anche l’istituto alberghiero di Adria. Nelle iniziative ci saranno anche incontri per far conoscere i percorsi post secondari, per entrare in azienda, sfruttando l’offerta universitaria di Rovigo. L’obiettivo è far capire ai ragazzi, e alle famiglie, che ci sono percorsi qualificanti dal punto di vista professionale anche nel nostro territorio”.

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