Cerca

CARO VITA

Fare il turista ormai costa una fortuna

L'inflazione colpisce il settore ricettivo e albeghiero

Fare il turista ormai costa una fortuna

L’inflazione dissangua il portafoglio di Italiani e Polesani. I rincari colpiscono tutti i beni, e non vengono risparmiati quelli per ristorazione e alloggi. Rovigo, per quel che riguarda la ristorazione, registra un’inflazione annua del 4,8%, la stessa cifra della media italiana, e si piazza al 41esimo posto della classifica delle città italiane.

Nel settore degli alloggi, invece, l’inflazione a Rovigo è all’8,6% (44esimo posto in Italia), contro una media nazionale molto più alta, al 12,7%. Numeri che dimostrano come anche andare fuori a cena o trascorrere un periodo fuori città sia un salasso. Numeri che impattano anche sul turismo, oltre che sulle tasche dei cittadini.

La graduatoria nazionale dell’inflazione in alloggi e turismo è definita dall’Unione nazionale consumatori: a Firenze gli alberghi e le pensioni sono rincarate del 38,5% rispetto alla scorsa estate, a Milano del 30,9%. E' quanto emerge dallo studio dell'Unione nazionale consumatori che ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di luglio.

I Servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù a luglio costano in media nazionale il 12,7% in più rispetto allo scorso anno. In particolare, prendono il volo gli alberghi ei motel (+16,6%) e le pensioni (+9,4%). Un balzo non indifferente ma che diventa stellare in molte città, con differenze sul territorio notevoli pari a quasi 40 punti percentuali tra la città peggiore e la migliore, addirittura in deflazione, indice di una ripresa della domanda turistica molto differenziata.

A guidare la classifica della città con i maggiori rialzi nel settore alberghiero è Firenze, con uno spropositato +38,5% su luglio 2021. Al secondo posto Milano, con un incremento annuo del 30,9%. Medaglia di bronzo a La Spezia con +27%. Appena giù dal podio Viterbo, +23%, poi Bari, la prima delle città del Sud con +21,7%. In sesta posizione Venezia con +21,2%, poi Pisa (+19,7%), Lecco e Trieste (entrambe a +19,1%). Chiude la top ten Modena (+18,7%). Sull'altro versante della graduatoria, 3 le città virtuose in deflazione: Vercelli (-1,4%), Reggio Emilia (-1,2%), Massa-Carrara (-0,5%).

Per i Servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un'inflazione annua pari, per l'Italia, al 4,8%, a Verona i ristoranti rincarano rispetto a luglio 2021 dell'8,8%. Al secondo posto Forlì-Cesena, con +8,1% e al terzo Brescia, +7,9%. Segue Palermo (+7,8%), prima città del Sud, poi Gorizia (+7,6%), Sassari (+7,4%), in settima posizione Novara, Trento e Pistoia (+6,8% per tutte e 3). Chiude la top ten Bologna e Olbia-Tempio (+6,7% entrambe).

La città più risparmiosa è Lodi (1,4%), in seconda posizione Campobasso (+1,6%). Al terzo posto Teramo (+1,9%).

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400