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ROVIGO

"Qui mi piombano auto in giardino, ho paura"

Per la seconda volta in pochi mesi, una vettura impazzita le ha distrutto tutto

“Mi sono svegliata verso le cinque, ho guardato fuori dalla finestra. Non ho capito bene, non mi sono resa conto subito. Poi ho guardato meglio e mi sono dovuta reggere alla porta, per non cadere”.


Venerdì mattina, Edda Tosini, rodigina, residente in via Forlanini, in Tassina, si è trovata un’auto in giardino. E mica l’auto di un parente, posteggiata sull’erbetta. No: una vettura distrutta, ribaltata, che aveva divelto tutta la recinzione, paletti, cancello e contatore del gas, scagliando pezzi, suoi e di quanto aveva travolto, qua e là.

E non era neppure la prima volta che capitava, alla signora Edda. A febbraio aveva vissuto una situazione praticamente analoga, forse con qualche danno in meno. Ma non è che ci si abitui, a risvegli di questo tipo, anzi. E’ un po’ come la storia del fulmine che non dovrebbe mai colpire due volte nello stesso punto. Così che, se invece accade, ci resti doppiamente male.

Non ci sono state, per fortuna, conseguenze pesanti per le persone. La ragazza alla guida dell’auto ribaltata è riuscita a uscire da sola, mentre le stanze di Edda sono dall’altro lato dell’abitazione. Resta, però, la rabbia per i danni. Il cancello, la rete, i paletti, parti di auto sono ancora sparse in giardino. “Sino a quando non viene l’assicurazione a fare la stima dei danni - prosegue Edda - non possiamo sistemare. Mia figlia ha chiamato anche oggi, ma il periodo è quello che è e sono chiusi”.

Certo che restare con uno sfacelo del genere sotto gli occhi non è piacevole. Soprattutto, resta la paura, quando si è all’esterno, in giardino, che possa accadere di nuovo, che si possa essere colpiti. Quando si è assistito a un incidente del genere per due volte, difficile farsi coraggio dicendo che è improbabile accade ancora.

“Vorrei che si parlasse di questa situazione - chiude la signora Edda - che il Comune, o la Provincia, in base alle proprie competenze, facessero qualcosa per indicare il pericolo, per fare in modo che le auto rallentino. Magari una piccola rotatoria, come quella che c’è più avanti e che, in effetti, ha contribuito a fare andare le macchine più piano”.

Sicuramente, la strada invoglia a spingere sull’acceleratore e non è la prima volta che si verificano incidenti, in zona. “E pensare che proprio l’altro giorno ero lì a togliere l’erba”, chiude Edda. Già. Difficile non pensare possa riaccadere.

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