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IL CASO

Vittorio Brumotti pestato a sangue, rapinato e minacciato

"Mi hanno infilato una pistola in bocca"

Vittorio Brumotti pestato a sangue, rapinato e minacciato

Questa volta non stava realizzando un servizio scomodo, una inchiesta pericolosa, un approfondimento in luoghi ad alto rischio. Era, semplicemente, in vacanza. Nonostante questo, Vittorio Brumotti, biker, conduttore e volto noto di Mediaset, è stato aggredito e rapinato mentre si trovava in vacanza a Los Angeles, California.

L'episodio è stato raccontato in un video dallo stesso Brumotti: "Mi hanno dato il calcio di una pistola in testa e mi sono svegliato per terra con un’altra pistola infilata in bocca, è stato un momento terribile". Il biker, abituato a subire aggressioni a causa dei suoi servizi televisivi contro lo spaccio di droga, si trovava in compagnia della fidanzata Annachiara Zoppas e di altri due amici per trascorrere le ferie negli Stati Uniti.

Il video con il racconto di quanto accaduto, nel quale Brumotti appare evidentemente contuso e ferito, è stato diffuso da Striscia la notizia, programma per cui il biker conduttore. "Sono qui in vacanza con Annachiara (La compagna, ndr) - racconta - Stavo girando dei video con la bici sulla Pacific, la via principale della costa, e in lontananza vedo due ragazzi che si stanno picchiando. Decido di allontanarmi, di cambiare strada, ma poco dopo mi accorgo che ci sono quattro persone che mi seguono in bici".

Tutto è successo in pochi attimi, ha spiegato Brumotti. "Mentre cerco di allontanare un mio amico e Annachiara mi colpiscono in testa con il calcio di una pistola. Mi buttano per terra, mi riempiono di calci e pugni, mi mettono un'altra pistola in bocca e mi levano l'orologio e lo zaino. Poi si girano verso Annachiara: io cerco di reagire, ma ero mezzo svenuto. Loro a quel punto decidono di scappare, lanciano via una delle pistole, che poi trovo io".

"Per fortuna - prosegue Brumotti - nel giro di poco tempo, interviene la polizia con diverse pattuglie e addirittura un elicottero. Annachiara era terrorizzata, ma è ok. Evidentemente mi stavano marcando da tempo: erano quattro ragazzi di colore, di circa 20 anni. Io sono un po' abituato alle aggressioni, ma quello che è successo oggi è sicuramente il record di violenza che abbia mai subito".
 

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