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ADRIA

Addio Giorgio, imprenditore del "miracolo economico"

Aveva 84 anni, di Bottrighe, era conosciutissimo

Addio Giorgio, imprenditore del "miracolo economico"

La comunità di Bottrighe perde un’altra figura storica, un protagonista e un simbolo del miracolo economico del Secondo dopoguerra nel paese rivierasco, quando Bottrighe era uno dei poli agroalimentari più importanti del Polesine e di rilievo regionale. Si è spento all’età di 84 anni Giorgio Crepaldi, pioniere e pilastro del commercio locale. Lascia la moglie Graziella e le figlie Paola, Laura e Roberta e la sorella Luisa. Il funerale sarà celebrato domani pomeriggio, giovedì 18 agosto, alle 16 nella chiesa di Bottrighe, poi la salma sarà tumulata nel cimitero del paese. La camera ardente è stata allestita nell’obitorio dell’ospedale civile.

“La sua vita – ha scritto Roberto Marangoni – sembra quella vissuta in un film, partendo da una situazione di povertà d’altri tempi. Spezzoni che scorrono tra sacrifici, duro lavoro e umiltà, ma sempre con tanto attaccamento e amore per la propria famiglia e per il proprio paese”.

E ancora: “Crepaldi è figlio di questa terra polesana ma, come tanti altri, ha conosciuto l’emigrazione, sia pure per un breve periodo. A dieci anni già aiutava i genitori Marietta e Giuseppe, commercianti ambulanti di frutta, verdura e dolciumi, poi si adoperò come riparatore di biciclette. A 16 anni raggiunse il fratello Luigi a Milano per lavorare in un’azienda di materie plastiche. Imparò subito un nuovo lavoro, ma la paga era molto bassa. Andò avanti qualche anno, poi decise di tornare al proprio paese. E allora, di buon mattino, con la mitica Ape Piaggio, raggiungeva Adria con il suo carico di verdure, in tarda mattinata faceva il giro per le vie di Bottrighe e dei paesi limitrofi. Nel pomeriggio un altro giro nel centro cittadino e nelle frazioni ma questa volta per vendere gelati”.

Mise da parte qualche soldo e prese in affitto, con l’aiuto di alcuni amici, come lui stesso ricordava sempre con profonda e sincera riconoscenza, un negozio in via Vittorio Veneto a Bottrighe per vendere pasticceria, liquori e frutta. Nel frattempo, insieme alla sorella Luisa, accettò di gestire il bar Acli in via Dante Alighieri.

Nel 1963 sposò Graziella Grotto che subito diventa inseparabile e insostituibile compagna di vita e di lavoro.

Nel 1986 un’altra svolta nella sua vita: inaugurò un supermercato nel centro del paese, una sfida non facile “caricandomi di debiti” come egli stesso ammise, ma la sfida fu vincente. In quel periodo gestiva stagionalmente anche un negozio al lido delle Nazioni. Qualche anno fa, in un’intervista rilasciata a Roberto Marangoni, ha ricordato quegli anni “eroici” in questo modo: “Certamente il momento più duro è stata l’apertura del supermercato, mi caricai di debiti con la sempre e sola speranza e fiducia di riuscire nell’impresa. Per fare qualcosa ho sempre speso quello che non avevo, è andata bene”. E successivamente aggiunse: “Adesso non ho più debiti, ho un piccolo capitale, ma con i tempi che corrono non vale poi così tanto”.

Per tutto questo impegno, sacrificio e caparbietà nel 2006 viene nominato Cavaliere dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi.

Impegnato in tanti ambiti è sempre stato presente nello sport e nelle associazioni contribuendo sempre alle iniziative del paese, per la sua amata Bottrighe che gli è sempre stata nel cuore.

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