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Il nuovo confratello ha 14 anni!

Un momento che la comunità di Fasana attendeva da almeno 30 anni

Il nuovo confratello ha 14 anni!

Una cerimonia che la comunità di Fasana non viveva da almeno 30 anni: la vestizione di un nuovo seguace che entra nella confraternita del Santissimo sacramento. Cerimonia ancor più emozionante e coinvolgente perché ha interessato un ragazzo, classe 2008, che compirà 14 anni il prossimo 17 novembre.

Si tratta di Massimo Gherbin: lui stesso ha chiesto al parroco don Lucio Pollini di essere ammesso alla confraternita. Grande soddisfazione e commozione per mamma Michela a papà Andrea. Si è scelto come padrini Antonio Crepaldi e suor Silvana Barison. Quest’ultima pronipote di Santa Maria Goretti e figlia di Secondo Barison, membro della stessa confraternita, deceduto a inizio anno. Così suor Silvana, in accordo con le sorelle Antonietta Santina, Anna Maria e Rita, tutte presenti alla cerimonia, hanno accolto la proposta di don Lucio di passare in eredità al ragazzo il vestiario e il medaglione del padre.

Massimo è attivo in parrocchia fin da piccolo: a cinque anni già faceva il chierichetto anche se faticava ad arrivare all’altare per servire la messa. E’ cresciuto in oratorio sotto la guida prima di don Lorenzo poi di don Virgilio, adesso di don Lucio, dopo la breve parentesi di don Andrea. Oltre al servizio liturgico in chiesa, Massimo è sempre stato disponibile nelle diverse attività parrocchiali e dell’unità pastorale, in particolare come animatore nei grest.

Molto suggestiva la cerimonia della vestizione alla presenza del priore della confraternita Francesco Rossetto. Don Lucio ha pronunciato le parole di invocazione dello Spirito Santo seguita dalla benedizione delle insegne confraternali cioè dell’abito, del medaglione e del rosario come segno di benvenuto nel sodalizio spirituale. La cerimonia è terminata con un piccolo omaggio al giovane: un quadretto della Madonna da parte della comunità mentre il parroco gli ha donato il regolamento della confraternita del Santissimo sacramento.

Al termine della celebrazione e del momento conviviale, organizzato in sala parrocchiale, la famiglia di Massimo ha ringraziato i catechisti, i sacerdoti che hanno seguito spiritualmente il figlio, in modo particolare don Virgilio e don Lucio, i ragazzi e gli organizzatori delle animazioni estive di Ca’ Emo insieme ai volontari del gruppo parrocchiale di Fasana.

La confraternita è stata fondata il 30 ottobre 1808 sia nel ramo maschile che in quello femminile: è un’associazione di fedeli, che collabora con gli organismi pastorali della parrocchia, ha lo scopo di contribuire alla formazione della vita cristiana e di promuovere opere di carità e solidarietà nella parrocchia o comunque, nella vita di tutti i giorni. A fine Ottocento aveva provveduto alla costruzione di una scuola gratuita per chi non poteva frequentare quella pubblica e a numerose iniziative assistenziali in aiuto dei meno fortunati. Nel passato contava decine di iscritti sia nel ramo maschile che femminile, coordinandosi con altre due confraternite del paese, quella di Sant’Antonio da Padova e del Terz’Ordine francescano mentre oggi, con l’evolversi della società, si è ridotta a pochi membri.

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