Cerca

ADRIA

Caso Csa, la Bobosindaco "convoca" il presidente

La richiesta arriva all’indomani della nota dei sindacati sulla casa di riposo adriese

Caso Csa, la Bobosindaco "convoca" il presidente

Il Csa di Adria, la locale casa di riposo

La lista Civica Bobo Sindaco rilascia una nota che ha come oggetto la richiesta di un intervento in Consiglio Comunale del Presidente del Csa di Adria Simone Mori.

Come sottolineato in queste settimane il primo problema è il dilagare dei casi di Covid all’interno della struttura tra ospiti e dipendenti. E a pesare sulla questione è anche sulle condizioni dei lavori che, come aveva affermato Fulvio Osti, “lavorano in condizioni poco umane”. Così Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato un incontro con i lavoratori programmato per lunedì 29 agosto “per valutare un nuovo inizio della protesta, ma anche disponibili ad incontrare, con gli stessi lavoratori, il cda per far capire loro, per l’ennesima volta, il declino, che anche loro stanno scegliendo, verso il quale stanno andando queste strutture”.

Per approfondire leggi anche:

Sindacati-Csa, ormai è rottura

Cgil, Cisl e Uil sconcertati: “Le proposte di Mori-Spinello peggiori di quelle Passadore-Badiale”

E adesso arriva la richiesta, dalla lista civica Bobo sindaco, di un’interrogazione a risposta orale. Come si legge nella nota: “Viste le comunicazioni apparse recentemente nella stampa locale, in nome di una necessaria e dovuta trasparenza sia nei confronti dell'utenza e dei familiari che dell’intera cittadinanza, si chiede al residente del Csa di Adria, Simone Mori, di relazionare, in sede di Consiglio Comunale, in merito al seguenti punti: i numeri del contagio relativi sia agli ospiti che ai dipendenti; i piani aziendali per assicurare le entrate mancanti; la previsione di eventuali ulteriori progetti di efficientamento energetico e relative previsioni di risparmio sugli attuali consumi; la previsione di un piano economico-finanziario per fronteggiare gli aumenti previsti per le utenze (studi parlano del 100% almeno sul costo attuale delle materie prime); se tale piano o se la mancanza di tale piano possa far prevedere un aumento delle rette per i familiari o quali ulteriori entrate siano state già pianificate in considerazione anche dei tempi stretti, dato la prossimità dell'autunno e della, più volte annunciata, inevitabile previsione di rincari e costi; i rapporti ed eventuali tipologie di accordi con le Rappresentanze Sindacali”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400