Cerca

RAZIONAMENTO DEL GAS

Ci siamo: termostati giù, chiusure anticipate, stop per alcune imprese

Ecco le misure di emergenza sulle quali sta ragionando il Governo

51969

Ormai è il momento di ragionare su quello cha accadrà tra poche settimane, con l'estate finita e il momento di iniziare ad accendere il riscaldamento. Con la fine dell’estate alle porte, l’Europa si prepara a fronteggiare il taglio delle forniture di gas da Mosca. A fronte di una possibile interruzione totale dei rifornimenti, o di un’altra impennata nei prezzi, la soluzione praticabile al momento è una: razionare i consumi di famiglie e imprese.

Il governo, infatti, sta ragionando su una serie di misure, gradate a seconda del livello di crisi energetica che si proporrà. Non è, di conseguenza, detto che tutte debbano entrare in funzione simultaneamente. Lo stesso sta accadendo in tutti i Paesi dell'Unione Europea, chiamati a far fronte a un taglio, se non a una interruzione tout court, delle forniture di gas metano.

Il piano del Governo prevede tre livelli d’emergenza da calibrare in base alla disponibilità della risorsa energetica. Il terzo livello, quello più drastico, prevede la riduzione di circa due gradi nei termosifoni delle abitazioni e limiti nell’orario di accensione.

Ai Comuni potrà essere chiesto di ridurre l’illuminazione pubblica nelle strade e sui monumenti fino al 40% dei consumi totali. Si ipotizzano chiusure anticipate, inoltre, per uffici pubblici, negozi e locali. Infine, l’ultima misura che fa tremare Confindustria: una sospensione temporanea di forniture destinate alle aziende più "energivore".

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400