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PORTO VIRO

Piccolo, dolce Giacomo, vivrai per sempre

Una straziante e splendida cerimonia per il bimbo che non c'è più

Piccolo, dolce Giacomo, vivrai per sempre

Un anno dopo, il dolore è ancora vivo. Ma a vincere è l’amore per Giacomo. Cerimonia toccante e commovente, nel giardino della scuola dell’infanzia Santa Maria Assunta, a un anno dalla morte, avvenuta alla tenerissima età di 5 anni, di Giacomo Lionello.

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Presenti, per ricordarlo, papà Pierluigi e mamma Chiara, oltre al sindaco Valeria Mantovan e al parroco don Stefano, oltre al coro di Taglio di Donada, che ha dedicato al piccolo alcuni passaggi.

“Giacomo era un tipo tosto e anticonvenzionale, non amava i percorsi semplici o sedersi in posti banali - scrivono dalla scuola - crediamo avrebbe apprezzato molto il parco, oggi! Si percepiva un grande affetto nell'aria, ce lo siamo immaginate mentre saltellava qua e là nel parco o mentre giocava con i sassi. Grazie a tutte le persone che hanno partecipato a questo momento di incontro".

"Grazie a mamma Chiara e a papà Pierluigi che hanno voluto condividere con tutti noi questo momento tempestoso. Grazie a don Stefano e al coro di Taglio di Donada, alla Pro loro di Donada e al sindaco Valeria Mantovan per le belle parole. Grazie soprattutto a Giacomo per averci tenuti ancora una volta vicini”.

E proprio il sindaco Valeria Mantovan, dalla sua pagina Facebook, ha voluto ribadire il proprio “forte abbraccio a mamma Chiara e a papà Pierluigi: il vostro bimbo è fiero di voi”.

Giacomo Lionello è morto il 23 agosto dello scorso anno, dopo che il giorno precedente si era sentito male. Le ricostruzioni fatte in seguito al decesso, hanno accertato che il piccolo, con la sua famiglia, era passato per tre ospedali. A casa aveva cominciato a vomitare: per questo, i genitori avevano deciso di portarlo all’ospedale di Adria, da cui il piccolo era poi stato dimesso. Quindi, i genitori avevano scelto di andare a Chioggia. In quest’ultimo ospedale Giacomo era stato ricoverato in pediatria per il persistere di una sintomatologia gastroenterica e stabilizzato: stava migliorando.

Poi, però, le condizioni del bambino avevano iniziato a peggiorare sino ad andare, a quanto si apprende, in un primo improvviso arresto cardiaco, a tarda sera. Dopo le tempestive manovre rianimatorie, per l’aggravarsi delle condizioni del piccolo è stata presa la decisione di trasferirlo alla terapia intensiva dell’ospedale di Padova, centro di riferimento per la rianimazione pediatrica. Purtroppo, nonostante le cure attente, il bambino non migliorava. Fino al tragico, terribile, epilogo.

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