"Con questo costo del gas, rischiamo di fermarci"

Le Cartiere del Polesine rischiano di non ripartire. Nella mattinata di giovedì 25 agosto una delegazione della del sindacato Ugl, composta dal segretario provinciale Giulio Bozzato, Alberto Pietropoli segretario Ugl Chimici Regione Veneto e da David Orlandin, rappresentante dei Lavoratori interno alla cartiera, hanno accompagnato ad un incontro con la proprietà di “Cartiere del Polesine Spa di Loreo e Cavanella Po” il Senatore Paolo Tosato, componente della “V Commissione Permanente Bilancio”, l’onorevole Giorgia Andreuzza, Vicepresidente della “X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo” e l’onorevole Antonietta Giacometti, componente della “IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni”.

L'azienda è di recente balzata sulle cronache nazionali non solo per la bolletta di luce e gas relativa al mese di luglio, che parla di un "conto" da 9 milioni di euro, ma anche per il fatto che, al momento, nessun fornitore ha dato la certezza di un contratto di approvvigionamento di gas per i prossimi mesi.

Bolletta da 9 milioni: ora è un caso nazionale

L’appello: “Serve un intervento immediato, non possiamo aspettare il prossimo governo”

“Si è reso necessario organizzare un incontro a carattere d’urgenza con quella che risulta essere la terza o quarta realtà italiana del settore - esordisce Giulio Bozzato - e quindi voglio innanzitutto ringraziare pubblicamente l’onorevole Andreuzza, l’onorevole Giacometti e il senatore Tosato per la loro immediata e puntuale risposta all’appello fatto loro".

"La situazione delle ‘Cartiere del Polesine Spa’ è tutt’altro che semplice, un’azienda sana che lavora ad altissimi standard qualitativi - prosegue il segretario provinciale - si trova all’interno di un paradosso che oserei dire lapalissiano: un’azienda senza debiti strutturali, un pacchetto clienti importante e comunque con commesse da evadere potrebbe trovarsi nella condizione di chiedere la Cassa Integrazione per i propri dipendenti. Evidente che lo strumento ‘Cassa Integrazione’ non nasce per ‘ammortizzare’ le ricadute occupazionali di un’azienda sana, e già questo è incredibile, ma dover potenzialmente arrivare a chiederne l’attivazione perché non si riesce a trovare un fornitore di gas rasenta la follia".

"Ad oggi la cartiera è ferma per manutenzione programmata e la dirigenza aziendale non sa ancora se a settembre potrà ripartire, non è ancora riuscita a stipulare un accordo per la fornitura del gas, potrebbe averlo fatto ma a prezzi abbondantemente fuori mercato che renderebbero controproducente far ripartire le macchine, cioè produrre in grossa perdita".

"Per questi motivi, la Ugl e la Dirigenza delle Cartiere chiedono di fare sinergia con la politica nazionale per cercare di trovare urgentemente delle soluzioni al problema che metterebbe in seria crisi la cartiera, formata da 180 lavoratori dipendenti, ed il suo indotto. Qualora la cartiera non fosse messa nelle condizioni di poter ripartire si dovrebbero anche, ad esempio, trovare alternative allo smaltimento della carta macero ossia della carta proveniente dalla raccolta differenziata di molti comuni del rodigino".

"Seppur già enorme di suo, si ritiene che la situazione delle Cartiere del Polesine non sia un problema solo polesano, ma che tocchi l’intero sistema produttivo nazionale del settore, settore che rischia chiusure nel breve periodo e una perdita importante di posti di lavoro. Confidando che nell’agenda politica del prossimo futuro trovi spazio anche la tematica ‘costi dell’energia e tutela dei suoi utilizzatori’, in modo da poter strutturare dei cambiamenti a medio/lungo termine, la UGL Chimici/Carta e Stampa, attraverso i suoi rappresentanti Alberto Pietropoli, Giulio Bozzato e David Orlandin, vuole ribadire il suo ringraziamento ai parlamentari soccorsi oggi alle 'Cartiere del Polesine' auspicando riescano a sensibilizzare il governo nazionale a trovare una soluzione immediata, per far fronte a questa anomala situazione”.