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OCCHIOBELLO

Erba alta, scoppia la protesta

L’esponente di giunta condivide “le lamentele dei cittadini. Un errore dire no ai pesticidi nel 2015”

Erba alta, scoppia la protesta

Le ferie sono al tramonto, si sta tornando velocemente ai ritmi dei tempi ordinari, la settimana politica a Occhiobello si apre con un attacco ad alzo zero all’amministrazione comunale e al sindaco da parte di un consigliere comunale di minoranza che, dal proprio profilo social, supportando la tesi con le fotografie delle zone coinvolte, lamenta il mancato sfalcio dell’erba nelle aree e vie pubbliche.

L’intervento “social” nella tarda serata di domenica, ieri mattina è arrivata puntuale la reazione dell’amministrazione comunale per mano dell’assessore ai lavori pubblici Monica Viaro che, in una nota, cerca di spiegare la situazione: “Diverse segnalazioni di cittadini - conferma Viaro - evidenziano erba alta in alcune aree verdi del nostro paese. Il bilancio da sempre, e la cosa non è relativa solo alla nostra amministrazione, permette di programmare otto sfalci annui calendarizzati durante i mesi. Com’è ovvio, nel periodo di Ferragosto le ditte che si occupano dello sfalcio sono in ferie e infatti da oggi (ieri per chi legge, ndr) si è ripreso il servizio. La questione delle ferie delle ditte è confermata dalla presenza dello stesso problema in tanti altri comuni e città, anche molto vicini a noi”.

Viaro poi, sostanzialmente, asseconda le motivazioni che accompagnano i malumori dei cittadini: “Le lamentele della cittadinanza sono realistiche - spiega - e sono condivise anche dall’amministrazione comunale, che comunque deve affrontare il problema con scarse risorse. Inoltre, alcune delle aree pubbliche infestate dalle erbacce sono limitrofe a lottizzazioni private non edificate. Non dimentichiamo che l’avere aderito nel 2015 alla rete di ‘Città libere da pesticidi’, pur nell’apprezzabile intento di sostenibilità ecologica, impedisce di intervenire chimicamente sulle erbe infestanti con il risultato che erbe molto resistenti, nella stagione più calda si sviluppano e si radicano molto in profondità, anche a 40 centimetri sotto l’asfalto, non trovando negli anni nessun impedimento a uno sviluppo rigoglioso, che danneggia quindi pure i marciapiedi e il manto stradale".

"Per questo tipo di erbacce, in questi sei anni, nemmeno l’investimento sul piro diserbo, il tentativo di utilizzo del macchinario a vapore o la rimozione manuale a zappa hanno potuto bloccarne la proliferazione. Una delle soluzioni a cui stiamo pensando per aumentare il numero degli sfalci nel periodo estivo è predisporre una convenzione con agricoltori della zona affinché, utilizzando loro attrezzature, ci sia la possibilità di intervenire in aree pubbliche con più frequenza in modo che il controllo della crescita delle erbe infestanti possa essere mirato. Tornare alla lotta chimica oggi non è più possibile - chiude Monica Viaro - considerati anche i divieti europei su una vasta gamma di prodotti vietati e fuorilegge”.

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