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Dopo sei anni, Iras ancora commissariata: pronta un'altra proroga

A giorni partirà il confronto per la restituzione al Comune di Casa Serena.

Dopo sei anni, Iras ancora commissariata: pronta un'altra proroga

casa Serena tornerà nel patrimonio del Comune

Proroga del commissariamento dell’Iras. Era nell’aria da alcuni giorni, ed ormai appare certo. Il commissariamento Iras di Ezio Zanon da oggi entra nella sua fase di prorogatio. Un prolungamento dell’incarico automatico e che per legge durerà 45 giorni. Nessuna nuova nomina da parte della Regione Veneto, quindi, perché una nuovo mandato annuale (l’Iras è commissariata da 6 anni) a Zanon non era possibile (c’è il limite dei due mandati), c’è inoltre in ballo il piano industriale per la salvezza dell’istituto di San Bortolo, da anni alle prese con un indebitamento plurimilionario, che sta entrando nella sua fase cruciale.

Per questo motivo la Regione ha sceltola via di far scattare la prorogatio ex lege dell’attuale commissariamento, sperando che nel giro di un mese tra Comune di Rovigo e Iras possa sbocciare quell’accordo al quale le parti stanno lavorando da mesi. Nominare un nuovo commissario, infatti, avrebbe comportato far finire il dossier Iras sul tavolo di un manager che avrebbe poi dovuto fare una nuova analisi del piano industriale. Ecco allora che si è preferito percorrere la strada della continuità. Ma i tempi sono comunque stretti.

E se entro 45 giorni non ci sarà l’accordo Comune-Iras? In quel caso la Regione dovrà nominare un nuovo commissario, ma a quel punto l’iter potrebbe allungarsi di molto, con il rischio di nuove pesanti conseguenze, anche sul fronte bancario, nei confronti della casa di riposo rodigina. Ci sarebbe anche l’opzione delfine commissariamento con il ritorno in capo al Comune del potere di nomina del cda, ma una simile via senza una soluzione per il futuro della casa di riposo aprirebbe le porte ad una sorta di dismissione dell’ente.

L’Iras ha mandato al Comune l’incartamento sul piano industriale lo scorso 8 luglio. E nei prossimi giorni, probabilmente venerdì, scatterà il confronto “la Conferenza dei servizi - spiega il direttore Iras Giovanni Avanzi - è stata istituita, il primo incontro sarà una interlocuzione tecnico-politica, ma si comincerà ad entrare nel merito delle questioni”.

Il piano industriale per la salvezza dell’Iras prevede la restituzione di Casa Serena al Comune in cambio di 3,2 milioni di euro a titolo di compensazione per gli interventi sostenuti nel corso degli anni. Serve però un accordo fra Comune e dirigenza dell’istituto per anziani. L’alternativa, nel caso più estremo, sarebbe una rescissione del contratto da parte di Iras con possibili e imprevedibili conseguenze. Palazzo Nodari ha già accantonato a bilancio la somma necessaria, ma serve una “volontà politica” per decidere quale destinazione dare alla nuova Casa Serena (sempre nel campo dell’assistenza e del settore sociale, ma con numeri e specifiche ancora da individuare), ben sapendo che per una riqualificazione generale dell’immobile della Commenda 3 milioni di euro sarebbero poca cosa.

Nel giro di qualche settimana, comunque, la situazione dovrebbe chiarirsi, a meno di non immaginare nuovi rinvii e stalli che anche i più inguaribili ottimisti non possono non prendere in considerazione.

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