VOCE
Economia
01.09.2022 - 06:38
Il presidente Ance, Paolo Ghiotti
Sempre più difficile la situazione del settore delle costruzioni che dopo aver affrontato numerose difficoltà con i blocchi del Bonus 110% si trova ad affrontare anche l’aumento di prezzi di materie prime, luce e gas. Fattori che hanno portato il governo a diversi interventi, utili ma, purtroppo, ben lungi dall'essere risolutivi.
“Il caro energia registra oggi un +600% rispetto allo scorso dicembre - spiega Paolo Ghiotti, di Ance Veneto - creando evidenti problemi alle aziende. Abbiamo chiesto un intervento della Regione, con una riqualificazione, ma le risposte sono sempre state poco chiare e questo sta creando enormi difficoltà, stop di produzione e chiusure di aziende”.
Un problema che non riguarda solo quelle di grandi dimensioni, ma che sta colpendo anche le medie imprese e che sta impattando anche su tempi e prezzi nei cantieri, già rallentati da problematiche precedenti. “Si parla spesso di speculazione, perché le case costavano meno prima di questa situazione - prosegue -, in realtà l’impresa edile non ha aumentato nulla. Ogni materiale è aumentato, altri non si trovano e se si trovano hanno prezzi altissimi. Sommando tutti questi fattori si spiega perché anche una casa costa di più. Ed è indipendente da possibili aumenti del nostro operato, abbiamo ulteriormente ridotto la marginalità pur di mantenere i rapporti con i clienti. Ma con materiali introvabili e aumenti importanti il problema non si risolve solo riducendo percentuali di utili, già basse”.
Un settore che si stava lentamente riprendendo da una precedente crisi e che sperava di ripartire senza intoppi. “Il nostro settore già nel 2007 aveva vissuto un momento importante di crisi, durato molti anni - spiega - che aveva portato ad una perdita del 50% delle imprese. Dopo il 2018 si erano visti i primi segnali di ripresa ma poi è arrivata la pandemia. Dopo questo ancora segnali di ripresa e di nuovo problemi, con aumento dei prezzi e materiali irreperibili. Le stesse aziende ora non riescono ad andare avanti e non riescono più a garantire i lavori”.
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