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CRISI ENERGETICA

Le piscine chiuderanno: "Tra un mese, tutti fermi"

Le bollette non sono più sostenibili

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Un momento di nuoto

Non solo quella di Castelmassa, in Altopolesine, una delle prime piscine ad annunciare che questo inverno resterà chiusa, alla luce dei costi esorbitanti del riscaldamento.

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La situazione appare insostenibile per tutti gli impianti, tanto che, dal Veronese, come riporta il quotidiano "L'Arena di Verona", arriva un appello molto chiaro: "Possiamo resistere ancora 30 giorni, fino alla fine del mese. Poi, se le cose non cambiano, saremo costretti a chiudere le vasche". A Parlare è Massimo Dell'Acqua, presidente e amministratore della società concessionaria - la Css- che dal 2005 gestisce l'impianto natatorio Monte Bianco per conto del Comune. "Faccio questo lavoro da trent'anni e una simile situazione non si era mai vista. Per riuscire a non andare in perdita dovremmo fare pagare l'ingresso 50 euro a persona, invece che 7".

Del resto, anche da Padova arrivano le prime comunicazioni di chiusure invernali, proprio alla luce del prezzo dell'energia e della impossibilità di ricaricarlo sull'utenza, che non potrebbe permettersi l'entrata.

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Qualche giorno fa, proprio per dare voce al settore e dimostrare all'utenza quando sia disperata la situazione, Dell'Acqua ha deciso di aderire all'iniziativa bollette in vetrina e ora i costi di luce e gas sono ben evidenti all'ingresso dell'impianto. I soli costi dell'energia elettrica di luglio, rispetto quelli dell'anno scorso, sono schizzati da 14 a 59 mila euro. Per il gas, a gennaio, sono stati sborsati 30 mila euro, rispetto ai poco più di 6mila del 2021. 

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