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AGENZIA DELLE ENTRATE

Arrivano algoritmi e droni per scovare chi evade

Ecco tutte le innovazioni

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Un algoritmo li stanerà. Gli evasori. La notizia era nell'aria da tempo, e ora arriva la conferma. A breve entrerà in servizio un nuovo strumento per individuare anomalie e discrepanze, alla base delle quali. Nascondersi al fisco, insomma, sarà sempre più difficile, al limite dell'impossibile.

Il nuovo strumento si chiama VeRa e sta per Verifica dei Rapporti Finanziari. Si tratta dell’algoritmo che andrà alla ricerca delle anomalie tra redditi, conti correnti, movimenti e acquisti digitali. Dopo il via libera ottenuto dal ministro dell’Economia Daniele Franco e dal Garante della privacy, sarà il nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione fiscale. Insieme alla fattura elettronica obbligatoria anche per le partite Iva in regime di flat tax e sopra i 25mila euro di ricavi. E alla trasmissione giornaliera dei pagamenti con carte e bancomat. Con l’obiettivo di arrivare a incassare 14,4 miliardi di euro dalla lotta ai furbetti del fisco. E di ridurre il tax gap, ovvero la differenza tra imposte dovute e incassate, al 15,8% entro il 2024. Ma l’AdE userà anche i droni per censire gli immobili fantasma. Mentre il data scraping, ovvero l’uso dei social network in funzione anti-evasione, deve ancora arrivare.

A entrare nei dettagli del funzionamento di Vera, il quotidiano La Repubblica.  Incrocerà i dati di conti correnti, quelli immobiliari e finanziari, le fatture elettroniche e i pagamenti con carte di credito degli italiani. Su dati che all’inizio saranno anonimizzati. E solo dopo si accoppieranno ai contribuenti. Qui entrerà in ballo la valutazione umana.  Il governo vuole comunque che i contribuenti vadano verso l’adempimento spontaneo. Per questo invierà lettere in cui verrà chiesto al cittadino di saldare il conto prima che venga avviato un accertamento formale. Nel quale invece potrà difendersi e spiegare le sue eventuali ragioni. L’impegno dell’esecutivo con l’Europa è di aumentare del 15 per cento l’invio di queste lettere. Si prevedono 2,5 milioni di missive.

 Non si tratta dell’unica innovazione riservata al fisco. La Agenzia delle Entrate utilizzerà anche i droni per andare a pescare chi oggi non paga. Con particolare attenzione al settore immobiliare: l’Agenzia delle entrate e gli stessi Comuni da diversi anni sono impegnati a censire sia gli immobili non classati sia quelli fantasma usando diverse tecnologie, tra cui i droni per scattare foto dall’alto. Un metodo che ha già portato all’emersione di diversi fabbricati.

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