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Rovigo

Ha il covid, la visita slitta a dicembre 2023

Una ragazza polesana ha dovuto spostare la visita in ospedale prenotata quasi un anno fa

Ha il covid, la visita slitta a dicembre 2023

Due anni e due mesi d’attesa per poter fare una visita oculistica. “E così, intanto, mi toccherà andare a farla privatamente, e a pagamento, perché ho la necessità di cambiare gli occhiali al più presto”. E’ l’incredibile disavventura con cui, proprio in questi giorni, si trova a dover fare i conti una giovane madre, risultata positiva al Covid giovedì e per questo costretta ad annullare la visita specialistica prenotata nell’ottobre del 2021 e per la quale le avevano dato appuntamento l’8 settembre prossimo. Ma al danno si aggiunge la beffa perché dopo aver annullato la visita e riprenotato, vedendosi assegnare l’appuntamento soltanto a Natale 2023, e dunque tra altri 15 mesi, le è stato comunicato l’accorciamento dei tempi previsti per la sua quarantena: da domani, tampone permettendo, sarà “libera” e giovedì avrebbe dunque potuto tranquillamente sottoporsi alla visita.

La storia, surreale, inizia addirittura nell’ottobre dello scorso anno. La donna, residente a Rovigo, aveva cercato di prenotare il controllo oculistico annuale vedendosi però assegnare l’appuntamento per l’8 settembre 2022. Undici mesi dopo. Il tempo passa e, finalmente, l’atteso appuntamento si avvicina. Purtroppo, però, la donna, nel frattempo risulta positiva al Covid. Il tampone, giovedì scorso, non lascia dubbi: niente di grave, pochi sintomi, ma deve comunque restare chiusa in casa per i canonici sette giorni.

Allora, non senza un po’ di disappunto, si attrezza per disdire l’appuntamento. Anche perché, nel caso non si fosse presentata alla visita senza disdirla, avrebbe dovuto pagare il ticket. “Prima di dimenticarmene - racconta - ho chiamato subito l’Ulss per annullare la visita. Dopo un po’, al telefono, finalmente sono riuscita a farmi cancellare l’appuntamento. Poi ho provato a prenotare una nuova visita: impossibile trovare un buco nel 2022, e la mia dottoressa di fiducia non ha ancora le date disponibili per il prossimo anno. Così mi sono dovuta accontentare del primo buco libero che mi hanno trovato: quasi non ci credevo quando mi hanno comunicato che avrei fatto la visita a dicembre 2023”. Tra quindici mesi, ma soprattutto a 26 mesi di distanza dalla prenotazione originaria. Se non è un record poco ci manca.

“Nel frattempo, comunque - considera la donna - dovrò sostenere una visita privatamente e a pagamento, perché ho la necessità di cambiare gli occhiali anche per una questione di sicurezza alla guida. Non posso aspettare ancora, e per di più per così tanto”. E qui arriva la beffa. Sì, perché il giorno dopo l’Ulss telefona alla donna per il normale “check” relativo al Covid. Dopo averle chiesto quali sintomi ha e come stanno i suoi familiari, l’operatore la informa che, in seguito alle nuove regole stabilite dal governo, la quarantena viene ridotta a cinque giorni e dunque può fare il tampone di “liberazione” martedì 6 anziché giovedì 8. In caso di negatività, dunque, domani sarà libera, e avrebbe potuto tranquillamente fare la visita oculistica senza doverla rinviare ulteriormente. Una vera e propria beffa.

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