VOCE
CRISI ENERGETICA
08.09.2022 - 19:00
Biciclette elettriche a disposizione dei clienti del bar, per sostenere i costi energetici. E’ l’ironica provocazione scritta su Facebook dal titolare della pasticceria Gocce di Miele di Rovigo, che, a poche settimane dalla riapertura post ferie, si è visto recapitare una bolletta della corrente altissima nonostante l’attività, nel mese incriminato, abbia realmente lavorato per soli sette giorni.
“Bolletta da 1.800 euro di Enel per sette giorni lavorati ad agosto - spiega Marco Vanin - perché dal giorno 8 al 31 siamo rimasti chiusi per le ferie estive”. Costi che quindi si attribuiscono ad una sola settimana di lavoro a tempo pieno, perché il titolare conferma di aver spento anche tutti gli impianti e i frigo prima di chiudere per le ferie. “Se quell’importo è dovuto a una sola settimana di lavoro non immagino che cosa avrei ricevuto tenendo aperto tutte e quattro le settimane - conferma - a conti fatti potrei stimarla a quasi 8mila euro credo, un importo impossibile da pagare anche lavorando oltre il normale”.
Bollette aumentate anche nei mesi precedenti, e ben lontane dagli importi ricevuto l’anno scorso. “Per il mese di luglio abbiamo pagato 5mila euro - aggiunge - mentre nello stesso periodo del 2021 erano 2.300 euro. Una bella differenza”. Da qui la provocazione goliardica di fornire il bar di “cyclette”, collegate all'impianto elettrico così, mentre si aspetta il caffè, il cliente produce energia e si può tenere in forma.
“Ovviamente è stato scritto per ridere, perché non amo piangermi addosso - specifica Vanin - ma c’è poco da ridere di una situazione come quella che stiamo vivendo tutti. Per fortuna l’azienda è sana e sta resistendo, ma di questo passo viene da domandarsi da dove tireremo fuori i soldi per saldare questi importi”.
Tra le altre domande che nascono spontanee a quanto un’attività simile dovrebbe vendere anche solo un caffè per compensare questi costi. “Non ha senso aumentare i prezzi, il problema più grosso di questa situazione è che non posso certamente pensare di rifarmi sul cliente - prosegue - perché facendolo alla fine ottengo solo che verranno meno persone. E’ un cane che si morde la coda”. Inutile anche pensare di salvarsi rateizzando questi importi perché si rischia di generare solo un debito continuo.
“La rateizzazione non è la soluzione - dice - tanto prima o poi devi pagarle queste bollette. Facendo rate su rate vai solamente ad allungare un disagio. L’unica risposta concreta è in mano al governo che deve assolutamente trovare delle soluzioni, e deve farlo in velocità”. Il rischio a fine anno, con una crisi che sta colpendo indistintamente ogni settore e ogni nucleo familiare, è che molte delle aziende, che ora tentano di sopravvivere, siano costrette a chiudere, mentre altre debbano bloccare investimenti e assunzioni, generando un processo molto più grave, con disoccupazione e povertà generale.
“Le aziende devono poter pianificare il loro lavoro ma con questa situazione ora non è più possibile farlo - conclude Vanin - ironizziamo tramite questi post di Facebook ma la situazione è davvero preoccupante. Credo che non si sia ancora compreso la gravità di quanto sta accadendo. Senza un rapido intervento da chi può effettivamente mettere dei limiti a questi rincari temo che a fine anno arriveranno davvero pochissime aziende”.
Commenti all'articolo
frank1
08 Settembre 2022 - 19:14
e dire che alla ue hanno indetto un riunione "uregente" sul tema;difatto la devon oancoora fare!! e in italia non è che sia meglio:sembra da indesrizioni che il contributo dello stato per le attivita produttive sia pressocchè una elemosina.alla ue sono troppo indaffareti a farci mangiare le locuste,e a fare i caricacellulari universali!
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