"Minore molestato in doccia": la volante corre in piscina

La vicenda è estremamente delicata, poiché coinvolge, nel ruolo di vittima, un minore. E andrà ricostruita nei dettagli. Alcuni elementi, però, sono già noti.

Una pattuglia delle Volanti è intervenuta, nel pomeriggio di mercoledì 7 settembre, al polo natatorio di viale Porta Po, dopo che un genitore, molto preoccupato, aveva chiamato il 113. Il figlio, minorenne, era infatti corso da lui, turbato e intimorito, riferendo di essere stato molestato da una persona, un adulto, nelle docce dell’impianto.

Sul posto è intervenuto un equipaggio delle Volanti, che avrebbe identificato il presunto autore delle molestie. Si tratterebbe di un transessuale sui 40 anni. Pare che lo stesso, nel corso del medesimo pomeriggio, fosse stato richiamato dal personale della piscina per alcuni comportamenti ritenuti fuori luogo, anche se assolutamente non gravi come quelli che sarebbero - il condizionale, lo ribadiamo, è assolutamente d’obbligo - avvenuti in seguito.

Richiami che, comunque, non avevano portato a un allontanamento; sempre nel corso del pomeriggio, poi, in base alle attuali ricostruzioni dei fatti, un altro genitore avrebbe discusso col 40enne, ritenendo che questi avesse infastidito il figlio. Anche in quel caso, comunque, la situazione pareva destinata a essere chiusa in questa maniera, senza che, tutto sommato, fosse avvenuto nulla di particolarmente grave.

Uno scenario, invece, mutato nel tardo pomeriggio, verso sera. Quando, appunto, nelle docce, il minore sarebbe stato molestato e indotto a scappare immediatamente dal padre. Non ci sarebbe stato, a quanto si apprende, vero e proprio contatto fisico, ma gesti molto espliciti e un tentativo di approccio che avrebbe profondamente turbato il ragazzino. Sarà, ora, la questura a valutare come procedere.