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Quando accendere il riscaldamento

Quando accendere il riscaldamento

Il Ministero della transizione ecologica ha reso noto il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, necessario per contenere, si auspica, la crisi energetica in atto e i possibili blocchi alle forniture, previsti nel periodo invernale.

Nel piano è specificato l’abbassamento del riscaldamento di un grado con 17 gradi per le attività industriali e artigianali e 19 per altre attività e edifici residenziali, con una tolleranza di 2 gradi. Gli impianti verranno accesi 15 giorni in meno, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio. Ma non è tutto, per il contenimento dei consumi l’Italia verrà poi divisa in sei zone, che identificano la durata giornaliera di accensione.

Zona A con ore 5 giornaliere dall’8 dicembre al 7 marzo; Zona B ore 7 giornaliere dall’8 dicembre al 23 marzo; Zona C ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo; Zona D ore 11 giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile; Zona E (che comprende anche la provincia di Rovigo) con 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile ed infine Zona F che non avrà alcuna limitazione. Le uniche eccezioni concesse riguarderanno le utenze sensibili, ovvero gli ospedali o le case di ricovero.

L’obiettivo di questa manovra è di ridurre i consumi di energetici di 5,3 miliardi di metri cubi di gas. Il piano prevede inoltre una campagna di sensibilizzazione sui consumi, per promuovere nei cittadini comportamenti più virtuosi. Una serie di misure che se applicate, si legge nel testo del Regolamento licenziato dal Mite, “porta ad una riduzione dei consumi coerente con il 15% del Regolamento Ue, pari quindi almeno a 8,2 miliardi di metri cubi di gas naturale".

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